Pericopes + 1
Gli eventi della settimana

Cosa succede martedì 12 dicembre

Concerti, teatro, festival, mostre. Gli eventi del giorno a Reggio Emilia, Parma, Modena e Bologna.

Si chiude la ricca rassegna ParmaJazz Frontiere con questo live al Teatro Europa del progetto Pericopes+1 (Emiliano Vernizzi al sax, Alessandro Sgobbio al pianoforte, Nick Wight alla batteria), progetto frutto di diversi anni di attività artistica internazionale a cavallo tra Parigi, New York e l’Italia. Il trio si muove in territori di jazz contemporaneo newyorkese, sonorità post prog-rock e riutilizzo di cellule melodiche e popolari con rimandi al jazz europeo.

Parma. Il tour di Fiorella Mannoia fa tappa al Teatro Regio.

Reggio Emilia. Il Quartetto Jerusalem (Alexander Pavlovsk e Sergei Bresler, violino Ori Kam, viola Kyril Zlotnikov, violoncello) stasera al Teatro Valli propone il Quartetto per archi n. 17 in si bemolle maggiore “La caccia” KV 458 di Mozart, il Quartetto per archi n. 1 “Sonata a Kreutzer” di Janácek e il Quartetto per archi n. 13 in sol maggiore op. 106 di Dvorák.
Alla Cantina Garibaldi di Cavriago Lucrezio De Seta Trio presenta il progetto dedicato a Dave Brubeck.
Da Rotterdam arriva alla Salumeria del Rock di Scandiano il folk singer Mark Lotterman insieme a David & The Circumstances.

Modena. Al Teatro Comunale Pavarotti arriva l’Ukrainian Radio Symphony Orchestra-Kiev con Volodymr Sheiko direttore e Stefan Milenkovich violino: il concerto presenta un programma dedicato a brani orchestrali del repertorio romantico ispirati al folklore iberico, sia attraverso alcuni dei suoi più celebri eroi nazionali, come Granados e De Sarasate, sia mediato dall’esotismo che stimolò la brillante tavolozza orchestrale della scuola nazionale russa. 
Al Teatro delle Passioni proseguono le repliche di Allarmi!, fino al 17 dicembre. 
In L’ora di ricevimento, questa sera al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola, Michele Placido dirige Fabrizio Bentivoglio nei panni del professor Ardeche: disilluso, cinico, spietato osservatore e lucido polemista, l’insegnante di lettere riceve per un’ora a settimana un’umanità assortita di madri e padri, un’incalzante mosaico di brevi colloqui.