Mostre

Le mostre da vedere

Gli ultimi giorni per visitare “Pier Paolo Pasolini e Parma. Incontri di un visionario” e le altre mostre da vedere in Emilia-Romagna e dintorni.


Pittura, scultura, fotografia, architettura, grafica, design. La nostra guida aggiornata alle mostre da vedere in programma a Reggio Emilia, Parma, Modena, Bologna, in Romagna, a Milano, Torino e in Toscana.



fino al 25 aprile 2023
Bruno Raspanti e Augusto Giuffredi. Profeti in patria. Cammini d’artista in Emilia Romagna
Montecchio Emilia (RE), Castello Medievale e Casa Cavezzi
Il progetto culturale “Profeti in Patria. Cammini d’artista a Montecchio Emilia”, promosso e organizzato annualmente dal Comune di Montecchio Emilia, cresce e si amplia, allargando il proprio sguardo dalla Città di Montecchio Emilia all’intero ambito regionale. Protagonisti della prima edizione di “Profeti in patria. Cammini d’artista in Emilia Romagna” sono gli artisti Bruno Raspanti (Ozzano Emilia, Bologna, 1938) e Augusto Giuffredi (Montecchio Emilia, 1952) che, in una sorta di dialogo artistico e “profetico”, espongono le loro sculture all’interno di spazi rappresentativi di Montecchio Emilia: il Castello Medievale e il palazzo rinascimentale noto come Casa Cavezzi. La mostra di Bruno Raspanti al Castello Medievale, intitolata “Teatro delle rovine”, è curata da Sandro Parmiggiani, mentre l’esposizione “Navi” di Augusto Giuffredi, allestita a Casa Cavezzi, è curata da Valerio Dehò.

fino al 31 marzo 2023
Luca Conca. Giardini sospesi
Reggio Emilia, VV8artecontemporanea
In mostra tredici opere inedite olio su tela o su carta intelata tutte relative al tema del paesaggio, alternando il colore alla scala di grigi e giocando su vari formati per un progetto ad hoc per la galleria. Il titolo, “Giardini sospesi”, vuole essere un riferimento sia al paesaggio che al punto di vista dal quale si guarda. L’esposizione, a cura di Bernardo Marconi, sarà divisa in due sezioni tematiche attorno alle quali gravita la ricerca dell’artista: il mare e la montagna. Ogni opera di Luca Conca può essere definita un giardino sospeso, dove l’elemento primario caratterizzante il soggetto raffigurato diviene appunto il belvedere, quella terrazza proiettata verso un paesaggio che inevitabilmente entra a far parte della dimensione “domestica” dell’uomo, pur nella sua sacrale intangibilità, e dove il giardino progettato cede alla contemplazione dell’imprevedibile.

fino al 9 luglio 2023
Emma Talbot. The Age/L’Età
Reggio Emilia, Collezione Maramotti
Emma Talbot, vincitrice dell’ottava edizione del Max Mara Art Prize for Women, presenta la sua nuova mostra “The Age/L’Età” alla Collezione Maramotti, che ne acquisirà le opere. Talbot, dopo la prima tappa dell’esposizione alla Whitechapel Gallery di Londra, ha rielaborato l’allestimento delle opere adattandolo agli spazi della Collezione. “The Age/L’Età” è composta da animazioni, pannelli di seta dipinti e sospesi, un’opera tridimensionale e alcuni disegni. Questo nuovo lavoro esplora temi quali la rappresentazione e l’invecchiamento, il potere e la governance e gli atteggiamenti nei confronti della natura.





fino al 26 marzo 2023
Pier Paolo Pasolini e Parma. Incontri di un visionario
Parma, Ape Parma Museo
Termina domenica 26 marzo la mostra inedita promossa in occasione delle celebrazioni del Centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Ricordiamo che le varie sezioni della mostra approfondiscono le frequentazioni, le amicizie e le collaborazioni che Pasolini ha intrattenuto, soprattutto a partire dagli anni Cinquanta, con personalità del mondo culturale di Parma: tra questi, il poeta Attilio Bertolucci e suo figlio, il regista Bernardo Bertolucci, l’editore Ugo Guandalini, lo scrittore e critico letterario Mario Colombi Guidotti, il regista, sceneggiatore e scrittore Antonio Marchi con la Cittadella Film, ma anche lo scrittore e sceneggiatore Giovannino Guareschi e gli attori del Centro Universitario Teatrale di Parma. Inoltre, sono documentati i rapporti con la cerchia di intellettuali che ruotava intorno alla rivista “Palatina”, di cui Pasolini aveva ampiamento apprezzato l’attività, portandolo a coniare la famosa definizione di «Officina Parmigiana». Lungo il percorso espositivo si snoda il racconto dei diversi incontri parmigiani di Pier Paolo Pasolini, fino all’ultima tappa nella città ducale in occasione della partita di calcio tra le troupe dei film Salò o le 120 giornate di Sodoma e Novecento: a questo evento è dedicata una corposa serie di fotografie realizzate da Gideon Bachman.

fino al 2 luglio 2023
Felice Casorati
Mamiano di Traversetolo (PR), Fondazione Magnani-Rocca
La Fondazione Magnani-Rocca prosegue nell’approfondimento dei protagonisti della pittura italiana del secolo scorso. La mostra, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari e Stefano Roffi, ripercorre l’intero arco della pittura di Felice Casorati (Novara, 1883 – Torino, 1963), iscrivendone il percorso entro la storia dell’arte del Novecento. Ricostruisce l’itinerario dell’artista, dagli anni d’esordio alla maturità, con oltre ottanta opere – molti i capolavori assoluti – provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private.

fino al 2 luglio 2023
Fellini. Cinema è sogno
Mamiano di Traversetolo (PR), Fondazione Magnani-Rocca
Nel trentennale della morte di Federico Fellini, la mostra focus a cura di Mauro Carrera e Stefano Roffi intende omaggiare il celeberrimo regista nella dimora che ebbe come ospite Nino Rota, autore delle più celebri colonne sonore dei suoi film, quali quelle per “8½”, “Giulietta degli spiriti”, “Satyricon”, “Roma”, “Amarcord”, “Il Casanova”. L’esposizione presenta sontuosi costumi, appartenenti allo CSAC di Parma, realizzati per i film e indossati da celebri attori come Marcello Mastroianni e Donald Sutherland, le locandine dei film stessi, vere pietre miliari della storia del cinema e della grafica, oltre a sorprendenti disegni del regista e a rare fotografie d’epoca.

fino al 10 aprile 2023
Nino Migliori. L’arte di ritrarre gli artisti. Ritratti di artisti di un maestro della fotografia italiana
Colorno (PR), Reggia
Imperdibile monografica su un grande maestro della fotografia, con 86 opere inedite, quasi tutte ritratti di artisti da lui frequentati, realizzate tra gli anni Cinquanta ed oggi, che consentono di ripercorrere, attraverso le diverse tecniche adottate, le ricerche e le esplorazioni del mezzo fotografico condotte nel corso di oltre settant’anni di attività.







dal 23 marzo al 4 giugno 2023
Yuval Avital. About birds
Modena, FMAV – Palazzo Santa Margherita
La mostra, a cura di Elisa Camesasca, nasce in stretta correlazione con la prima esecuzione assoluta dell’omonima opera icona-sonora ideata da Avital a seguito della reclusione pandemica del 2020, e che avrà luogo al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena contemporaneamente all’esposizione. Per rielaborare e riconnettersi all’esperienza vissuta nel primo lockdown, nel giugno 2022 Avital si auto-reclude per una settimana insieme a tre musicisti in un’antica villa sui colli modenesi dove crea, ad hoc per l’opus, una performance di cui si intende offrire un’esaustiva restituzione in mostra attraverso le fotografie, oltre che alle immagini e alle video proiezioni derivate da un’applicazione generativa programmata dall’artista appositamente per il progetto, che condurranno il pubblico lungo un percorso immersivo e inusuale in un viaggio profondo e onirico nell’universo dell’artista. 

dal 23 marzo al 20 agosto 2023
Mécaniques Discursives. Don’t follow the guide!
Modena, FMAV – Palazzo Santa Margherita
Una selezione di opere nate dalla collaborazione tra il videografo franco-svizzero Yannick Jacquet (1980) e l’incisore belga Fred Penelle (1976 – 2020). Le opere, realizzate a partire dal 2011 per differenti sedi espositive in tutto il mondo, fanno parte del progetto artistico “Mécaniques Discursives” e il progetto è supportato da Fédération Wallonie-Bruxelles. La poetica del duo mette in relazione due epoche tra loro lontane, quella di Gutenberg e quella dei Big Data, prendendo le mosse dalle antiche tecniche incisorie ed estrapolandole dal proprio contesto tradizionale mediante proiezioni sui muri, oggetti riciclati, mosaici di disegni e installazioni tridimensionali. Il risultato è un sorprendente universo connotato da iconografie immaginifiche e collisioni temporali, un labirinto narrativo in cui la regola è una sola: “Don’t follow the guide”. 





fino al 25 marzo 2023
Greta Schödl. Il segno traccia del nostro vissuto
Bologna, LABS Contemporary Art 
La mostra, organizzata nell’ambito di ART CITY Bologna 2023 in occasione di ARTEFIERA, presenta una selezione di opere inedite dell’artista austriaca, nata nel 1929. Il lavoro di Greta Schödl incorpora lettere e simboli, ripetuti ritmicamente fino a renderli astratti. Forme geometriche e segni decisi si intrecciano con le parole, illuminate con foglia d’oro e fuse su diverse superfici: pagine di libri botanici, mappe, carte, foglie, pezzi di marmo, lenzuoli, che portano memoria di esistenza passata. Attiva dagli anni Sessanta, Greta Schödl partecipa nel 1978 alla 38ma Biennale di Venezia e nel 1981 alla Biennale di São Paulo in Brasile. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni nazionali e internazionali oltre che in diversi musei.

fino al 26 marzo 2023
Jonas Mekas. Under the Shadow of the Tree
Bologna, Padiglione de l’Esprit Nouveau
La mostra prosegue e si inserisce nell’ambito di Jonas Mekas 100!, il programma internazionale di iniziative celebrative per il centenario dalla nascita di Jonas Mekas (Biržai 1922 – New York 2019), figura imprescindibile nella storia del cinema d’avanguardia americano. Curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi, “Under the Shadow of the Tree” pone in dialogo l’edificio – prototipo abitativo realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano e Glauco Gresleri con José Oubrerie – con un corpus di opere che porta fuori dal grande schermo i diari filmici per cui Jonas Mekas è conosciuto.

fino al 28 marzo 2023
Intra-ground: installazione site-specific di Guy Lydster e Andrea Abati
Bologna, Cassero di Porta San Donato
L’installazione, composta da un complesso plastico-scultoreo e da gigantografie posizionate all’interno dell’area del Cassero di Porta San Donato, si basa sul concetto di “flusso energetico”, ossia quella forza rigeneratrice che attraversa le cose e gli esseri viventi. Questo flusso, riconducibile metaforicamente all’acqua, rimanda sia alla circolazione dei vecchi canali che attraversavano la città di Bologna, sia alla “corrente” di uomini, animali e merci che proprio attraverso le porte dell’antica cerchia muraria della Bononia medievale e rinascimentale “alimentavano” lo scambio fra il dentro e il fuori, tra l’urbe e il mondo esterno sino agli inizi del Novecento.

fino al 1 maggio 2023
I pittori di Pompei
Bologna, Museo Civico Archeologico
Curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre, l’esposizione pone al centro le figure dei pictores, ovvero gli artisti e gli artigiani che realizzarono gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo e la condizione economica nella società del tempo, oltre a mettere in luce le tecniche, gli strumenti, i colori e i modelli. L’importantissimo patrimonio di immagini che questi autori ci hanno lasciato – splendidi affreschi dai colori ancora vivaci, spesso di grandi dimensioni – restituisce infatti il riflesso dei gusti e i valori di una committenza variegata e ci consente di comprendere meglio i meccanismi sottesi al sistema di produzione delle botteghe.

fino al 1 maggio 2023
MAST Photography Grant on Industry and Work / 2023
Bologna, MAST
MAST Foundation for Photography Grant on Industry And Work è una selezione biennale di giovani fotografi che ha lo scopo di documentare e sostenere l’attività di ricerca sull’immagine dell’industria, la trasformazione che essa induce nella società e nel territorio, il ruolo del lavoro per lo sviluppo economico e produttivo. Fino all’1 maggio il MAST ospita la mostra della settima edizione del Grant, con i lavori dei cinque finalisti: Farah Al Qasimi, Hicham Gardaf, Lebohang Kganye, Maria Mavropoulou, Salvatore Vitale.

fino al 7 maggio 2023
Jago, Banksy, TVboy e altre storie controcorrente
Bologna, Palazzo Albergati
Un percorso espositivo che ruota intorno ai tre artisti più discussi ed amati degli ultimi anni. Una tripla monografica che mostra le opere più significative di ognuno di loro: dalla “Girl with Baloon a Bomb Love” di Banksy; “Apparato circolatorio e Memoria di sé” di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy, oltre a pezzi iconici dell’artista come la coppia “modernizzata” che ha dato vita alla enorme opera che dà il benvenuto all’aeroporto di Roma Fiumicino oppure il Gino Strada con il cartello “stop war” comparso una notte di qualche mese fa sui muri di Milano.

fino al 14 maggio 2023
Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani
Bologna, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Project Room
La programmazione della Project Room del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna conferma la propria vocazione alla ricostruzione, al racconto e alla valorizzazione delle esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano-romagnolo. La mostra, a cura di Sara De Chiara, offre l’occasione di approfondire per la prima volta il rapporto di Pablo Echaurren (Roma, 1951) con il contesto bolognese, attraverso una selezione di opere realizzate tra il 1977 e il 1978, di pagine di Lotta Continua, di collage, fanzine e illustrazioni ispirate agli avvenimenti e alla poetica del Settantasette. Il percorso espositivo include un gruppo di “quadratini”, realizzati nella prima metà degli anni Settanta, la cui produzione è stata abbandonata proprio dopo gli avvenimenti di quell’anno così cruciale per Bologna.





fino al 1 aprile 2023
Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa

Ferrara, Palazzo dei Diamanti
A seguito di un complesso intervento di restauro e riqualificazione, Palazzo dei Diamanti riapre le porte con una mostra dedicata a due grandi maestri ferraresi del Rinascimento, Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa. Dotato di un incredibile talento compositivo, straordinario per qualità ed espressività emotiva, Ercole de’ Roberti (c. 1450-1496) si divise tra Ferrara e Bologna, per poi trascorrere l’ultimo decennio nella città di origine. Fu Lorenzo Costa (1460-1536) a raccogliere l’eredità di Ercole e a continuarne lo stile. Durante un lungo soggiorno a Bologna la sua pittura acquistò maggiore morbidezza, una classicità più distesa. Il mondo stava cambiando, Leonardo e Perugino imponevano una nuova “maniera”, che Costa comprese subito e della quale fu tra i maggiori interpreti, anche dopo il trasferimento a Mantova. I due protagonisti sono affiancati da maestri nobili e da compagni di viaggio contemporanei: Mantegna, Cosmè Tura, Niccolò dell’Arca, Marco Zoppo costituiscono il punto di partenza, mentre Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino offrono una sponda di dialogo lungo il percorso espositivo.



fino al 1 aprile 2023
Giuliana Balice. Equilibri instabili

Ravenna, Fondazione Sabe per l’arte
La mostra, a cura di Italo Tomassoni, attraversa la ricerca artistica di Giuliana Balice con una selezione di sedici opere che vanno dalla fine degli anni Sessanta ai primi anni Dieci del Duemila. Abbandonata la figurazione naturalistica, l’artista si concentra sulle valenze percettive delle forme geometriche nella loro articolazione spaziale. La determinazione di un campo esperienziale per dislocazioni di moduli e volumi statici e dinamici, leggeri o pesanti, è infatti una delle costanti della sua ricerca. Le sue strutture tendono al dialogo con un certo minimalismo, ma si distaccano da quest’ultimo per la maggiore dinamicità e obliquità che spesso assumono.



dal 23 febbraio al 30 luglio 2023
Gian Maria Tosatti. NOw/here
Milano, Pirelli HangarBicocca
La mostra personale di uno degli artisti italiani più interessanti degli ultimi anni, che nel 2022 ha rappresentato l’Italia alla 59. Biennale di Venezia. La mostra, a cura di Vicente Todolí, si compone di due cicli di opere presentate per la prima volta in Pirelli HangarBicocca. Rispondendo alla richiesta di un progetto retrospettivo, Gian Maria Tosatti ha, tuttavia, elaborato la mostra in modo molto particolare, lavorando su nuove opere che fossero la sintesi dei sentimenti che hanno animato la sua ricerca negli ultimi vent’anni. Il corpus di lavori si sviluppa attorno a elementi di grande formato, che rappresentano un dialogo con lo Zeitgeist (Spirito del tempo) e il sentimento della generazione cui l’artista appartiene. Le opere sono pensate come “specchi”, domande aperte che chiamano direttamente in causa il visitatore.

fino al 26 marzo 2023
Andy Warhol: La pubblicità della Forma
Milano, Fabbrica del Vapore
Dagli inizi negli anni Cinquanta come illustratore commerciale sino all’ultimo decennio di attività negli anni Ottanta connotato dal rapporto con il sacro. In mostra oltre 300 opere per un viaggio nell’universo artistico e umano di uno degli artisti che hanno maggiormente innovato la storia dell’arte mondiale. Un gran numero di opere uniche tra cui tele, serigrafie su seta, cotone e carta, oltre a disegni, fotografie, dischi originali, T-shirt, il computer Commodore Amiga 2000 con le sue illustrazioni digitali, la BMW Art Car dipinta, la ricostruzione fedele della prima Factory e una parte multimediale.

fino al 23 aprile 2023
Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma
Milano, Triennale
Architetto, designer, scultore e accademico, Angelo Mangiarotti è stato un protagonista dell’architettura e dell’urbanistica internazionale, uno dei pochi maestri italiani in grado di esportare all’estero la propria filosofia di progetto. La mostra è una delle più complete ed esaustive retrospettive mai realizzate sulla figura dell’architetto milanese e ripercorre oltre sessanta anni di attività attraverso un’ampia selezione di opere, progetti, documenti e materiali, molti dei quali mai esposti prima, messi a disposizione dalla Fondazione Angelo Mangiarotti.

fino al 26 aprile 2023
Ettore Sottsass. La Parola
Milano, Pirelli HangarBicocca
Dopo le mostre “Struttura e colore” e “Il calcolo”, il terzo progetto espositivo dedicato a Ettore Sottsass si concentra sull’uso vario, costante e molteplice della Parola, che caratterizza la produzione dell’architetto e designer. La mostra riunisce una selezione di disegni, oggetti, scritti e opere inedite con l’intento di proporre un’antologia visiva e letteraria che rappresenti l’essenza dell’originale vena narrativa di Sottsass. Elenchi, descrizioni, confessioni, diari, corsivi, racconti, riviste, manifesti, fanzine, articoli, interventi, conferenze e recensioni sono tutte tracce delle molteplici forme della Parola, utilizzate per accompagnare i momenti e i movimenti delle opere dell’artista.





fino al 26 marzo 2023
Schema 50. Una galleria fra le neo-avanguardie (1972–1994)
Prato, Centro Pecci
Una selezione di opere originali e documenti d’archivio per ricordare il 50° anniversario della Galleria Schema (1972-1994), originale spazio di ricerca delle neoavanguardie nazionali e internazionali a Firenze, nel centenario di nascita del suo fondatore, l’artista Alberto Moretti (Carmignano, Prato, 1922-2012). Si tratta della prima mostra museale interamente dedicata all’attività sperimentale della Galleria Schema e, contestualmente, all’opera concettuale, antropologica e politica elaborata da Alberto Moretti.

fino al 1 maggio 2023
Massimo Bartolini. Hagoromo
Prato, Centro Pecci
La mostra, a cura di Luca Cerizza con Elena Magini, realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo e con la sponsorizzazione dell’azienda Enrico Pecci di Alberto Pecci & C. presenta una nuova installazione – la più grande mai realizzata dall’artista – appositamente concepita per gli spazi del museo, una sorta di nuova spina dorsale che guida lo spettatore alla scoperta di opere appartenenti a momenti diversi della sua carriera. Eludendo il carattere retrospettivo, l’organizzazione cronologica e tematica, la mostra funziona come un itinerario fatto di incontri sorprendenti e rivelatori.

fino al 26 marzo 2023
Escher
Firenze, Museo degli Innocenti
Un’antologica con circa 200 opere e i lavori più rappresentativi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Escher nasce nel 1898 in Olanda e vi muore nel 1972. Nel 1922 visita per la prima volta l’Italia, dove poi visse per molti anni, visitandola da nord a sud e rappresentandola in molte sue opere. Inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher nelle sue celebri incisioni e litografie crea un mondo unico, immaginifico, impossibile, dove confluiscono arte, matematica, scienza, fisica, design.



fino al 10 aprile 2023
Hero. Garibaldi icona pop
Torino, Museo dei Risorgimento
Il Museo Nazionale del Risorgimento celebra il 140° anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi con una mostra dedicata alla narrazione e al mito che si è sviluppato intorno all’Eroe dei due mondi: una figura iconica nata a metà dell’Ottocento e la cui onda lunga si propaga sino ai giorni nostri. “Hero” è il racconto della storia di quest’uomo straordinario e delle tracce che ha lasciato nelle decine di paesi in cui ha vissuto e combattuto. Nella mostra, curata dal direttore del Museo Nazionale del Risorgimento Ferruccio Martinotti, si vuole raccontare, attraverso l’esposizione di oltre 300 oggetti provenienti da tutto il mondo, la sua dimensione di eroe globale.





dal 25 febbraio al 4 giugno 2023
Typoèsien. Heinz Waibl, Siegfried Höllrigl
Merano (BZ), Kunst Meran Merano Arte
Il termine francese Typoésie unisce “tipografia” e “poesia” in riferimento alla pratica di composizione dei testi incentrata su aspetti come l’armonia, la precisione e l’equilibrio. Protagonisti dell’esposizione, due amici molto legati a Merano: Heinz Waibl (1931-2020), tra i più importanti esponenti della grafica italiana del Novecento, e il compositore tipografico Siegfried Höllrigl (1943), che hanno padroneggiato perfettamente questa pratica. La mostra – a cura di Andrea Muheim, Kuno Prey, Ursula Schnitzer e Lioba Wackernell – è la prima retrospettiva postuma di Waibl e la più ampia mostra di Höllrigl, e si riallaccia idealmente alla complessa ricerca che nel 2019 Merano Arte ha dedicato al design del prodotto in area alpina (Design from the Alps), concentrando questa volta l’attenzione sulla grafica.


immagine in evidenza: Carlo Bavagnoli, Pier Paolo Pasolini con Attilio Bertolucci. Fondo Carlo Bavagnoli @ Collezioni d’Arte Fondazione Cariparma