Mostre

Le mostre da vedere

“Logos. Le immagini parlano”, con le con opere provenienti dalle collezioni di fotografia e disegno di Fondazione di Modena e Comune di Modena, e le altre mostre da vedere in Emilia-Romagna e dintorni.


Pittura, scultura, fotografia, architettura, grafica, design. La nostra guida aggiornata alle mostre da vedere in programma a Reggio Emilia, Parma, Modena, Bologna, in Romagna, a Milano, Torino e in Toscana.



dal 10 al 30 settembre 2023
Beppe Villa. Pharmakon – un progetto tra arte, scienza e psichiatria
Reggio Emilia, Spazio Gerra
“Pharmakon”, a cura di Giovanni Nicolini, esplora le relazioni tra arte, scienza e psichiatria attraverso le installazioni e le sculture di Beppe Villa ed una serie di incontri, workshop e performance. L’allestimento comprende circa 30 opere di Beppe Villa (pitture, fotografie, video, sculture e installazioni) ambientate sui tre piani di Spazio Gerra. L’intero percorso di visita sarà inoltre caratterizzato da pannelli divulgativi utili a familiarizzare il pubblico con le tematiche affrontate dall’autore ed in particolare con quelle riferite al rapporto che vincola l’arte visiva e le competenze mediche nella pratica innovativa delle Medical Humanities.

dal 1 al 24 settembre 2023
Come onde del mare. Incontri senza confini
Reggio Emilia, Palazzo dei Musei
L’esposizione, organizzata da Emergency in occasione della terza edizione del Festival che ha avuto come tema cardine “Il confine”, permette di scoprire attraverso immagini, suoni e parole il lavoro di Emergency nel Mediterraneo centrale, una delle rotte migratorie più pericolose al mondo, dove secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) sono oltre 22 mila le persone morte o disperse dal 2014. Una media di dieci persone al giorno. Attraverso l’utilizzo di fotografie, video, suoni, testimonianze e visori 360°, è stato creato un percorso immersivo per offrire al visitatore un’esperienza completa che faccia comprendere cosa succede durante i salvataggi in mare, dal punto di vista delle persone soccorse e di chi soccorre.

dal 12 ottobre 2023 al 11 febbraio 2024
Felicitazioni! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024
Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro
I CCCP – Fedeli alla Linea (Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici, Danilo Fatur) a 40 anni dall’uscita del loro primo EP “Ortodossia”, riaprono i cassetti di un archivio collettivo fatto di immagini, suoni, testi, abiti, scenografie ed esperienze. L’esposizione, che sottolineerà la forza dirompente dei testi e l’aura quasi mitologica che circonda il gruppo, ne ripercorrerà l’intera storia. Una storia che ha intercettato alcuni tra i nomi più caratterizzanti degli anni ’80, da Pier Vittorio Tondelli a Luigi Ghirri a Amanda Lear. Un percorso cronologico e antologico porterà il visitatore a scoprire i dischi pubblicati dai CCCP, la gestazione di ognuno di essi, il racconto del mondo che li circondava e a cui si sono ispirati e poi gli universi generati attraverso i suoni, i testi, gli abiti e le performance create. Il racconto cronologico lascerà anche spazio a ambientazioni immersive che ricostruiranno, attraverso installazioni sonore, video, parole e immagini, il caos dell’essere CCCP, le esperienze quotidiane delle varie fasi creative, le sperimentazioni e i concerti.

fino al 24 settembre 2023
Augusto Daolio: uno sguardo libero
Novellara (RE), Ex Macello Comunale
La mostra, a cura di Spazio Gerra, approda a Novellara negli spazi appena recuperati dello storico Ex Macello Comunale che verranno inaugurati contestualmente all’esposizione. A trent’anni dalla prematura scomparsa di Augusto Daolio e nel sessantesimo anniversario della nascita de I Nomadi, di cui Augusto fu indimenticata voce, questa esposizione ne racconta la sfaccettata attività di cantante, pittore, poeta e divulgatore.

fino al 29 ottobre 2023
Andriu Deplazes. Burning Green
Reggio Emilia, Collezione Maramotti
La Pattern Room della Collezione Maramotti ospita la prima mostra personale in Italia del giovane artista svizzero, con base a Marsiglia. Nel corpus di oltre trenta opere, la maggior parte delle quali realizzate appositamente per questa esposizione, Deplazes sviluppa il suo approccio formale e concettuale alla pittura, confrontandosi con una maggiore scala di lavoro e con inedite modalità di produzione e di allestimento. L’immaginario drammatico evocato dal titolo della mostra, declinato in uno stile che rielabora segni e atmosfere della pittura occidentale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento – dall’Art déco a Ernst Ludwig Kirchner, da Ferdinand Hodler a Pierre Bonnard, da Käthe Kollwitz a Francis Bacon e a Nancy Spero – si collega sia ai temi che alla tecnica propri della ricerca di Deplazes.

fino al 31 ottobre 2023
Compagno Cittadino Fratello Partigiano. 7 luglio 1960 il dovere della memoria
Reggio Emilia, Orti di Santa Chiara – giardino di Spazio Gerra
Promossa dalla Cgil di Reggio Emilia in collaborazione con Spazio Gerra, la mostra fotografica – open air con libero accesso da viale Allegri – mira a ricostruire attraverso 30 fotografie, documenti originali e audio le giornate del luglio 1960 a Reggio Emilia e i tragici fatti avvenuti in piazza il 7 luglio che condussero alla morte di 5 lavoratori per mano delle forze dell’ordine: Ovidio Franchi, Lauro Farioli, Marino Serri, Afro Tondelli, Emilio Reverberi. Completa la mostra un’opera di Nazli Youness, urban artist da tempo attivo a Reggio Emilia, che per l’occasione ha concepito un dipinto di grandi dimensioni che mira a mantenere vivo il ricordo di quella giornata, rendendone evidenti la portata tragica e i segni impressi sulla città.

fino al 30 novembre 2023
Luigi Ghirri. I sassi di Pollicino
Guastalla (RE), Palazzo Ducale
Nelle 12 stanze del piano nobile in mostra 80 fotografie a colori che raccontano luoghi e spazi del territorio padano, con attenzione ai centri, alla campagna e al Po. E poi un tuffo nella nostra cultura più profonda e radicata: come diceva Luigi Ghirri, “in Italia, gli interni delle case, delle chiese, dei cinema e dei negozi, sembrano musei in miniatura pieni di oggetti, una sorta di album locale”.

fino al 7 gennaio 2024
Parliamo ancora di me. Zavattini tra parola e immagine
Reggio Emilia, Musei Civici
La mostra, attingendo alla ricca collezione dei dipinti di Zavattini dei Musei Civici e al patrimonio documentario dell’Archivio Cesare Zavattini conservato presso la Biblioteca Panizzi, presenta una selezione di materiali in grado di restituire la propensione all’autorifl essione nell’esperienza culturale e artistica di Zavattini, facendo emergere la forte contaminazione tra forme della scrittura e della pittura, così come la dimensione transmediale della creatività artistica zavattiniana.

fino al 25 febbraio 2024
Un piede nell’Eden. Luigi Ghirri e altri sguardi
Reggio Emilia, Palazzo dei Musei
La mostra propone un’ampia riflessione sull’elemento naturale mettendo in dialogo tre esperienze che si svolgono all’incirca negli stessi anni e in cui fotografia, disegno e grafica fungono da dispositivi privilegiati nel ricollocare la natura all’interno del nostro orizzonte percettivo nel quale, spesso, occupa un ruolo secondario, di sfondo. Nel corridoio centrale, dedicato all’opera di Luigi Ghirri, sono presentate immagini realizzate prevalentemente in parchi e giardini fra il 1984 e il 1988, luoghi in cui, secondo l’autore, è possibile rivivere e sperimentare un sentimento di appartenenza con la natura. Luoghi a cui si rivolge dopo aver raccontato, negli anni precedenti, la profonda trasformazione delle prime aree naturali e agricole, segnando di fatto una svolta radicale nel modo in cui queste vengono percepite. Nella seconda parte è invece riallestita una selezione di fotografie provenienti da Giardini in Europa, mostra collettiva realizzata nel 1988 con la curatela di Luigi Ghirri e Giulio Bizzarri, in cui sono presentati gli esiti delle ricerche condotte in aree verdi in Italia e all’estero dagli artisti internazionali Andrea Abati, Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte, Joan Fontcuberta, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Francesco Radino, Olivier Richon, George Tatge, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura, Verena Von Gagern e Cuchi White.





dal 9 settembre al 10 dicembre 2023
Umberto Boccioni. Prima del Futurismo
Mamiano di Traversetolo (PR), Fondazione Magnani-Rocca
Una grande mostra – a cura di Virginia Baradel, Niccolò D’Agati, Francesco Parisi, Stefano Roffi – dedicata a Umberto Boccioni, composta da quasi duecento opere, tra cui spiccano alcuni capolavori assoluti dell’artista. La mostra si sofferma sulla figura del giovane Boccioni e sugli anni della formazione affrontando i diversi momenti della sua attività, dalla primissima esperienza a Roma, a partire dal 1899, sino agli esiti pittorici immediatamente precedenti l’elaborazione del Manifesto dei pittori futuristi nella primavera del 1910. Un decennio cruciale in cui Boccioni sperimenta tecniche e stili alla ricerca di un linguaggio originale e attento agli stimoli delle nascenti avanguardie.

dal 9 settembre al 5 novembre 2023
Archivio Amoretti. Il volto della città nel secolo breve, Parma 1922 – 1997
Parma, Palazzo Pigorini
Curata da Cristina Casero e Andrea Tinterri e organizzata dal Comune di Parma, in collaborazione con il Centro Studi Movimenti, il progetto espositivo vuole restituire, seppur in maniera molto parziale, l’archivio fotografico Amoretti, in occasione della donazione al Comune di Parma dell’intero patrimonio iconografico contenuto al suo interno che supera le 80.000 immagini. I curatori hanno individuato nel ritratto una chiave di lettura dell’archivio fotografico, consapevoli dell’impossibilità di proporre un’esamina esaustiva dell’intera raccolta. I ritratti selezionati sono messi a confronto con un centinaio di immagini, che testimoniano attraverso episodi, personaggi e luoghi, la storia della città di Parma dal 1922 al 1997.

fino al 17 settembre 2023
Ugo Celada Da Virgilio. Enigma antico e moderno
Fontanellato (PR), Labirinto della Masone
Il racconto di un artista che, seppur isolato rispetto al circuito dell’arte contemporanea del Novecento, ha saputo attraversare il secolo scorso appropriandosi dei riferimenti della cultura figurativa passata e a lui coeva, rielaborandoli attraverso il filtro del suo stile. La mostra, a cura di Cristian Valenti, espone circa cinquanta opere di Celada e di altri artisti messi con lui a confronto, provenienti perlopiù da collezioni private. Il percorso si sviluppa in tre sale che ripercorrono i generi affrontati dal pittore: gli affetti familiari, i nudi, i ritratti e le nature morte.





dal 15 settembre 2023 al 11 febbraio 2024
Carsten Nicolai. Strahlen / Raggi
Modena, FMAV – Palazzina dei Giardini
A cura di Lorenzo Respi, la mostra personale dell’artista e compositore tedesco Carsten Nicolai, conosciuto a livello internazionale con lo pseudonimo di Alva Noto, riunisce per la prima volta in Italia un nucleo significativo di opere di recente realizzazione e un progetto inedito nato durante il lockdown causato dalla pandemia Covid 19. Il titolo “Strahlen/Raggi” allude non solo alle leggi fisiche di propagazione delle particelle luminose e delle onde sonore, ma in termini poetici anche all’energia emanata dall’oggetto-opera d’arte concepito del genio creativo umano. Esplorando gli ambiti di transizione tra musica, arte e scienza, Carsten Nicolai intende superare le barriere percettive e sensoriali dell’uomo cercando di sintetizzare i fenomeni fisici, come il suono e la luce, in un’unica esperienza immersiva e plurisensoriale. 

dal 15 settembre 2023 al 11 febbraio 2024
Logos. Le immagini parlano
Modena, FMAV – Palazzo Santa Margherita
La mostra, a cura di Chiara Dall’Olio, raccoglie opere provenienti dalle collezioni di fotografia e disegno di Fondazione di Modena e Comune di Modena, ora gestite e valorizzate da FMAV. L’esposizione, inaugurata in occasione del festivalfilosofia, per questa edizione dedicato al tema parola, vuole mettere in luce il ruolo e l’utilizzo dell’immagine nel mondo attuale, come forma di comunicazione preponderante per veicolare idee, concetti, opinioni e nello specifico l’utilizzo massivo della fotografia (basti pensare ai social network) come medium sostitutivo alla parola. Partendo da questo presupposto il percorso espositivo, strutturato in quattro sezioni, si pone l’obiettivo di far percepire al pubblico la differenza e la complementarità fra la natura del linguaggio verbale e di quello visivo. 

dal 15 settembre 2023 al 11 febbraio 2024
Riccardo Guasco.  Regione e sentimento. Itinerari italiani illustrati
Modena, Museo della Figurina
Per questa mostra, a cura di Francesca Fontana. l’illustratore piemontese Riccardo Guasco ha realizzato 20 illustrazioni inedite, una per regione, in cui trovano posto paesaggi, costumi e prodotti tipici; accanto ad esse presenta altre opere legate a città e marchi del Belpaese, oltre al poetico video animato Italian way. La sua produzione entra in risonanza e in dialogo con le etichette d’albergo conservate nel Museo della Figurina: ormai cadute in disuso, le etichette per le valigie nascono nell’Ottocento per essere attaccate ai bagagli dei viaggiatori, dapprima per motivi pratici, per rintracciare la stazione o il porto di arrivo o evitare scambi di baule, successivamente come strumento pubblicistico. 

dal 15 settembre al 10 dicembre 2023
Emilio Isgrò. Sillogismo del cavallo
Carpi (MO), Palazzo dei Pio
Inaugurata nell’ambito di festivalfilosofia 2023, la mostra, curata da Chiara Gatti e Marco Bazzini, raccoglie quarantasette opere tutte inerenti al mondo della filosofia a testimoniare l’intenso rapporto avuto dal Maestro con questa disciplina a partire dagli anni sessanta. A queste si aggiunge la serie dedicata a Pico della Mirandola con la cancellazione di venti volumi delle Conclusiones realizzata nel 2014 e in questa occasione esposta nel Palazzo dei Pio che ha un forte legame con la famiglia del filosofo. 





dal 22 settembre al 1 ottobre 2023
PhMuseum Days 2023 – Festival Internazionale della Fotografia
Bologna, DumBO – Spazio Bianco
Il tema della terza edizione dei PhMuseum Days è “I Don’t Know How To Respond To That”, la risposta che assistenti virtuali come Apple Siri danno quando non trovano una soluzione alle nostre domande. Mostre e talks esploreranno infatti la relazione fra uomo e macchina, con un focus particolare sullo sviluppo del linguaggio in senso lato. L’evento si svolge allo Spazio Bianco di DumBO a Bologna, un padiglione post-industriale di 1600 metri quadrati che ospiterà mostre, presentazioni, uno spazio dedicato alla editoria fotografica e un’area relax all’aperto. Ci saranno inoltre installazioni pubbliche in diversi luoghi della città, eventi e altro ancora.

fino al 29 settembre 2023
Maurizio Bottarelli. Disperdere il limite
Bologna, Bologna, CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol
La rassegna, allestita nelle due sedi di Porta Europa e Torre Unipol a Bologna, presenta un corpus di dipinti donati al Patrimonio artistico del Gruppo Unipol dall’artista emiliano, definito dal grande critico e storico d’arte Francesco Arcangeli, come “l’ultimo dei Naturalisti”. L’esposizione, curata da Pasquale Fameli, riassume le tappe più rappresentative del percorso creativo di Bottarelli e offre l’opportunità di evidenziare le relazioni che l’artista ha instaurato con gli autori e le correnti artistiche nazionali e internazionali coevi.

fino al 30 settembre 2023
Animo, Cipputi! Un racconto di 50 anni di lavoro in Italia nei disegni di Altan
Bologna, MAST.Gallery 0
In occasione dei 100 anni dell’impresa G.D e dei 10 anni di Fondazione MAST, la mostra – curata da Cosimo Torlo in collaborazione con Altan e con il supporto di Solares Fondazione delle Arti – propone le opere di un artista che ha saputo raccontare con grande acume e irriverenza l’Italia e le sue trasformazioni degli ultimi decenni.

fino al 7 gennaio 2024
Andreas Gursky. Visual Spaces of Today
Bologna, MAST
La prima antologica in Italia di Andreas Gursky, considerato uno dei maggiori artisti del nostro tempo. Il suo nome, in particolare negli anni Novanta, è stato associato alle fotografie di grande formato. Le potenti immagini dell’artista tedesco aprono a nuove modalità di concepire il lavoro, l’economia e la globalizzazione e svelano visioni concrete di siti produttivi, centri di movimentazione delle merci, templi del consumo, nodi di trasporto, luoghi di produzione energetica e alimentare, sedi dell’industria finanziaria.

fino al 28 gennaio 2024
Bologna Fotografata. Persone, luoghi, fotografi
Bologna, Sottopasso di Piazza Re Enzo
Nuovamente “Bologna Fotografata”, come la prima fortunata mostra allestita nel 2017. Un percorso cronologico che va dalla fine dell’Ottocento ai primi anni Novanta del Novecento arricchito da “un nuovo racconto – spiega il curatore Giuseppe Savini – compiuto utilizzando i ritratti, le foto di cronaca, le immagini pubblicitarie, le schede della questura, gli album di famiglia e molto altro”.





fino al 1 ottobre 2023
Guido Harari. Incontri. 50 anni di fotografie e racconti

Ferrara, Palazzo dei Diamanti
Il percorso espositivo riunisce oltre 300 fotografie, installazioni e filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, dagli esordi di Harari in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti famosi (tra cui Fabrizio De André, Bob Dylan, Lou Reed e Vasco Rossi), fino ai ritratti, vissuti come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.

fino al 1 ottobre 2023
Agostino Arrivabene. Thesauros

Ferrara, Palazzo dei Diamanti
AAntologica dedicata ad Agostino Arrivabene che raccoglie quaranta opere, fra dipinti, disegni e sculture, realizzate dall’artista lombardo dal 1985 a oggi. L’autore intende le sue creazioni come doni votivi e la pratica artistica come tensione verso il divino: da qui il titolo Thesauros, nella Grecia antica i piccoli edifici che venivano offerti da città e popoli alle divinità nei santuari.

fino 26 dicembre 2023
Arrigo Minerbi: il “vero ideale” tra liberty e classicismo

Ferrara, Castello Estense
La prima retrospettiva dedicata allo scultore prediletto da Gabriele d’Annunzio. «Spirito nervoso, agile, moderno» capace di farsi interprete delle tendenze liberty e del classicismo novecentesco, il ferrarese Arrigo Minerbi ha conosciuto negli anni Venti e Trenta del Novecento una grande notorietà, tanto da essere annoverato dalla critica «tra i maggiori del nostro tempo», «per altezza d’ispirazione, potenza creativa e sapienza tecnica». Questa mostra ripercorre per la prima volta l’intero arco della produzione di Minerbi ricollocandolo nel contesto artistico italiano di primo Novecento.



8, 9, 10, 16, 17, 23 e 24 settembre 2023
SI Fest. Testimone oculare

Savignano sul Rubicone (FC), luoghi vari
Il titolo della 32esima edizione del festival di fotografia di Savignano sul Rubicone, affidato per il secondo anno alla direzione artistica di Alex Majoli, è “Testimone oculare”. La manifestazione approfondisce l’originale percorso di educazione all’immagine fotografica delle nuove generazioni avviato lo scorso anno e la novità dell’edizione 2023 è il progetto speciale, “Testimone oculare” appunto, ideato per allargare ancor di più l’accesso all’educazione fotografica, raggiungendo anche chi si trova in carcere e rischia di scontare un’emarginazione culturale e sociale contraria ai principi stessi della giustizia. Grazie al SI FEST e alla Casa circondariale di Forlì che ha mostrato un’ampia disponibilità e produttiva collaborazione, quattro fotografi professionisti (Arianna Arcara, Cristina De Middel, Lorenzo Vitturi, Marco Zanella) hanno collaborato con sei persone detenute documentando ciò che ciascuna di loro desidera vedere, o rivedere, del mondo esterno. Gli esiti sono sei ricerche che varcano i confini del carcere, sei reportage progettati e sviluppati alla pari dai fotografi e dalle persone detenute.

fino al 24 settembre 2023
Marco Pesaresi. Rimini Revisited – Oltre il mare

Rimini, Ala di Isotta di Castel Sismondo
Savignano sul Rubicone (FC), Sala Allende in Palazzo Martuzzi
La mostra, a cura di Mario Beltrambini e Jana Liskova, realizzata dai Comuni di Rimini e Savignano sul Rubicone con SI FEST, Fototeca Marco Pesaresi e Fellini Museum Rimini, ripropone a vent’anni di distanza il lavoro del fotografo riminese attraverso un doppio percorso espositivo e complementare. “Rimini Revisited” si propone come una rilettura critica del progetto originale della mostra “Rimini” che il reporter dedicò alla sua città e che fu allestita postuma nel 2003. La rivisitazione ripercorre e ricostruisce la ricerca continua e tormentata che portò Marco Pesaresi a selezionare, tra le migliaia di scatti realizzati, le 73 foto esposte e pubblicate allora. Dopo 20 anni si espongono nuove immagini (la mostra si compone complessivamente di 173 fotografie) grazie al notevole patrimonio di documenti che l’autore ha lasciato.

fino al 26 settembre 2023
Il Moro di Venezia. America’s Cup 1992

Ravenna, Palazzo Rasponi delle Teste
Una storia quella de Il Moro di Venezia e delle barche della famiglia Gardini, che inizia ben prima della partecipazione alla Coppa America, con una passione per la vela che nasce e si sviluppa tutta in Adriatico. Una storia che viene ripercorsa nelle splendide sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, nel cuore di di Ravenna, con un allestimento fotografico e video che assieme a materiali documentari celebra la fantastica impresa di Raul Gardini nella sua Ravenna. Le immagini, realizzate da Carlo Borlenghi, fotografo ufficiale delle sfide italiane in Coppa America, sono dedicate alla straordinaria avventura de Il Moro di Venezia all’America’s Cup. Una serie di fotografie scattate all’inizio degli anni Novanta che ripercorre la progettazione della barca; lo stretto rapporto con la città di Venezia; l’equipaggio capitanato da Paul Cayard; con diversi tra i più emozionanti scatti durante le prove in mare e infine la magnetica personalità di Raul Gardini.

fino al 30 settembre 2023
Roberto Masotti. You Tourned the Tables on Me

Ravenna, Museo Nazionale di Ravenna
Al “fotografo della musica” scomparso l’anno scorso, Ravenna Festival dedica questa mostra curata dalla compagna di vita e scatti Silvia Lelli. A seguito dell’alluvione che ha colpito Lugo, la mostra originariamente prevista alle Pescherie della Rocca è stata riprogrammata al Museo Nazionale di Ravenna. La Manica Lunga del Museo accoglie centoquindici ritratti di musicisti contemporanei “con tavolino”: tra il ’74 e l’81, un vecchio e malconcio oggetto di arredo, acquistato in un campo rom alla periferia di Milano, divenne infatti co-protagonista di un percorso fotografico che solo uno spirito visionario, tenace e ironico come quello di Roberto Masotti poteva concepire con la complicità dei suoi soggetti – da Juan Hidalgo a Philip Glass, da Luciano Berio a John Cage, da Michael Nyman a Steve Lacy, Demetrio Stratos, Brian Eno…



fino al 3 settembre 2023
Da Monet a Warhol. Capolavori della Johannesburg Art Gallery
Sarnico (BG), Pinacoteca Gianni Bellini
Sessanta opere, tra olii, acquerelli e grafiche, ripercorrono oltre un secolo di arte internazionale, attraverso i suoi maggiori interpreti, da Claude Monet a Edgar Degas, da Dante Gabriel Rossetti a John Everet Millais, da Pablo Picasso a Francis Bacon, da Roy Lichtenstein a Andy Warhol e molti altri. L’esposizione ricorda Nelson Mandela, a 10 anni dalla scomparsa.

fino al 5 settembre 2023
Reversing the Eye. Fotografia, film e video negli anni dell’arte povera
Milano, Triennale
La mostra, prodotta in collaborazione con Jeu de Paume e LE BAL, esplora la relazione che, tra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta, una parte delle avanguardie italiane ha intrattenuto con l’immagine meccanica, la fotografia, il film, il video. L’esposizione riunisce le grandi figure dell’arte povera e altri artisti, fotografi, e operatori video che ne hanno condiviso il percorso, mettendo in luce il ruolo rivoluzionario della fotografia e le sue molteplici contaminazioni con altre forme di espressione artistica.

fino al 6 settembre 2023
Mario Dondero. La libertà e l’impegno
Milano, Palazzo Reale
Mario Dondero è uno dei protagonisti della fotografia italiana della seconda metà del Novecento e fotoreporter di spicco nel panorama internazionale. Insieme a molte tra le fotografie più iconiche, in mostra vengono presentati diversi scatti inediti come i ritratti di Pier Paolo Pasolini e Laura Betti. L’esposizione è concepita come una narrazione che si snoda lungo altrettante tappe, ognuna delle dieci sale è infatti pensata come una micro-mostra.

fino al 10 settembre 2023
Ettore Sottsass. La Parola
Milano, Pirelli HangarBicocca
Dopo le mostre “Struttura e colore” e “Il calcolo”, il terzo progetto espositivo dedicato a Ettore Sottsass si concentra sull’uso vario, costante e molteplice della Parola, che caratterizza la produzione dell’architetto e designer. La mostra riunisce una selezione di disegni, oggetti, scritti e opere inedite con l’intento di proporre un’antologia visiva e letteraria che rappresenti l’essenza dell’originale vena narrativa di Sottsass. Elenchi, descrizioni, confessioni, diari, corsivi, racconti, riviste, manifesti, fanzine, articoli, interventi, conferenze e recensioni sono tutte tracce delle molteplici forme della Parola, utilizzate per accompagnare i momenti e i movimenti delle opere dell’artista.

fino al 15 ottobre 2023
Robert Doisneau
Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Doisneau conduce il visitatore in una emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, nei bistrot della capitale francese, fissando col suo obiettivo l’immagine di una città ormai scomparsa. I soggetti delle sue fotografie sono infatti i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali, gli amici artisti, scrittori e poeti; non solo il compagno di scorribande Jacques Prévert, ma anche Malraux, Tinguely, Picasso, Léger, Giacometti e altri.

fino al 19 novembre 2023
Sebastião Salgado. Amazônia
Milano, Fabbrica del Vapore
Per sei anni Sebastião Salgado ha viaggiato nell’Amazzonia brasiliana, fotografando la foresta, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano. La mostra, con oltre 200 opere, immerge i visitatori nell’universo della foresta mettendo insieme le impressionanti fotografie di Salgado con i suoni concreti della foresta. Il fruscio degli alberi, le grida degli animali, il canto degli uccelli o il fragore delle acque che scendono dalla cima delle montagne, raccolti in loco, compongono un paesaggio sonoro, creato da Jean-Michel Jarre.

fino al 7 gennaio 2024
Plessi sposa Brixia
Brescia, Area archeologica del Capitolium / Museo di Santa Giulia
La prima grande mostra che la città di Brescia dedica a Fabrizio Plessi: caratterizzata da installazioni digitali, videoproiezioni e digital walls monumentali finalizzati a creare un percorso immersivo e coinvolgente di altissime tecnologie, luce, suono e immagini in movimento, specificamente dedicato alle vestigia e al patrimonio cittadino. Un progetto pioneristico che si inserisce nel format espositivo Palcoscenici archeologici inaugurato con le monografiche su Francesco Vezzoli (2021) ed Emilio Isgrò (2022).





fino al 10 settembre 2023
Igort. Attraversare le forme
Pisa, Palazzo Blu
Igort, pseudonimo del cagliaritano Igor Tuveri, è oggi uno dei più importanti artisti italiani contemporanei, dotato di uno straordinario talento poliedrico: non solo noto e apprezzato fumettista le cui storie sono tradotte in tutto il mondo, ma anche regista inventivo e colto, editore ricercato, musicista sperimentale, e tanto altro ancora. La mostra Attraversare le forme consente al visitatore di ammirare una selezione di disegni originali tratti da alcuni tra i maggiori successi di Igort.

fino al 1 ottobre 2023
Cortona On The Move
Cortona (AR), luoghi vari
“More or Less” è il tema scelto per la 13° edizione del il festival internazionale di fotografia Cortona On The Move. A interpretare la dicotomia tra “più e meno” sono stati invitati più di 30 artisti per 26 mostre allestite tra il centro storico della città, la Fortezza medicea del Girifalco e la “Stazione C” nei pressi della Stazione di Camucia-Cortona. Il “clou” della manifestazione sarà, come ogni anno, nelle giornate inaugurali del festival (13-16 luglio), quando si danno appuntamento a Cortona i più grandi esperti nazionali e internazionali del mondo della fotografia, impegnati in eventi, presentazioni, talk e workshop. Tra gli ospiti, Diego Bianchi/Zoro, alcuni tra i più importanti autori rap e trap emergenti in Italia e Frankie hi-nrg mc impegnato in un dj set.

fino al 15 ottobre 2023
Lina Pallotta. Volevo vedermi negli occhi
Prato, Centro Pecci
“Volevo vedermi negli occhi” è la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana della fotografa Lina Pallotta (1955, vive a Roma). Dagli anni ’80, Pallotta ha lavorato a progetti fotografici con un’accentuata attenzione politica ed etica, riconoscendo al medium un forte compito sociale. Il Centro Pecci presenta una selezione delle fotografie del progetto “Porpora”, scattate a Porpora Marcasciano, attivista trans. Le due si incontrano dallo stesso lato delle barricate in una Napoli calda durante gli anni ’70 e stringono un profondo legame.



fino al 8 ottobre 2023
Dorothea Lange. Racconti di vita e lavoro
Torino, CAMERA
La mostra, curata dal direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini e dalla curatrice Monica Poggi, si compone di 200 immagini e presenta la carriera di Dorothea Lange (Hoboken, New Jersey, 1895 – San Francisco, 1965), autrice che è stata, come scrisse John Szarkowski, “per scelta un’osservatrice sociale e per istinto un’artista”. Fra il 1931 e il 1939, il Sud degli Stati Uniti viene infatti colpito da una grave siccità e da continue tempeste di sabbia, che mettono in ginocchio l’agricoltura dell’area, costringendo migliaia di persone a migrare. Dorothea Lange fa parte del gruppo di fotografi chiamati dalla Farm Security Administration (agenzia governativa incaricata di promuovere le politiche del New Deal) a documentare l’esodo dei lavoratori agricoli in cerca di un’occupazione nelle grandi piantagioni della Central Valley: Lange realizza migliaia di scatti, raccogliendo storie e racconti, riportati poi nelle dettagliate didascalie che completano le immagini.





fino al 24 settembre 2023
Vielheit [molteplicità]. Storie dalla società post-migrante
Merano (BZ), Kunst Meran Merano Arte
L’esposizione ci invita a esplorare la complessità delle società post-migranti attraverso narrazioni personali e considerazioni generali: come cambiano le preferenze, le abitudini, le percezioni e le relazioni in un mondo sempre più caratterizzato dalla molteplicità? Dove e come diventa visibile il cambiamento? Quali sfide ne derivano per gli individui, per i gruppi e per la società nel suo complesso? La collettiva, a cura di Jörn Schafaff, vede gli interventi di Bani Abidi, Sol Calero, Clément Cogitore, Pradip Das, Nicolò Degiorgis, Barbara Gamper, Nadira Husain, Pinar Öğrenci, Willem de Rooij, Ecaterina Stefanescu, Rirkrit Tiravanija, Haegue Yang e Želimir Žilnik.


Mostre a Roma


fino al 27 agosto 2023
Vita Dulcis. Paura e desiderio nell’impero romano
Roma, Palazzo delle Esposizioni
Vita Dulcis è un progetto che vuole creare una nuova narrativa, presentando opere e reperti dell’arte classica romana in un percorso espositivo privo di quella “freddezza” e “lontananza” caratteristiche di molte esposizioni museali, per restituire al visitatore l’intensità vitale e la passione autentica che questi reperti sanno suscitare, immergendoli in un allestimento concettuale-scenografico suggestivo e inaspettato, che li mette in relazione con alcune opere recenti di Vezzoli che incorporano elementi d’epoca antica o che all’antico sono ispirate. Il cinema è il completamento ideale del racconto di Vita Dulcis: tra tutte le arti visive, è stato il mezzo che più di tutti ha utilizzato e celebrato il periodo storico dell’antica Roma, sempre cercando di restituirne la verità, la passione, le storie, le psicologie, le atmosfere e i colori.

fino al 15 ottobre 2023
Peggy Kleiber. Tutti i giorni della vita (fotografie 1959-1992)
Roma, Museo di Roma in Trastevere
Prima mostra in Italia della fotografa Peggy Kleiber. Due valigie, mai aperte, contenenti 15.000 fotografie scattate tra la fine degli anni ‘50 e gli anni ’90: la mostra nasce da questo incredibile ritrovamento, arrivato dopo la sua morte, nel 2015. In seguito la famiglia decide di valorizzare e rendere pubblico questo importante patrimonio rimasto a lungo nascosto. Fotografa non professionista, poi divenuta insegnante, centra la sua ricerca nel punto d’incontro tra storia privata e storia collettiva. Le sue fotografie, tutte scattate con la sua inseparabile Leica M3, raccontano istanti intimi di vita e al contempo narrano luoghi, atmosfere e eventi collettivi durante 40 anni.


immagine in evidenza: “Guido Harari. Incontri 50 anni di fotografie e racconti” a Palazzo dei Diamanti a Ferrara – veduta di mostra