Vie di fuga - 11 evasioni possibili
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“Vie di fuga – 11 evasioni possibili”, i videoracconti della Scuola di Teatro di ERT

In onda 11 videoracconti realizzati da 13 studenti del corso “Perfezionamento: Dramaturg internazionale” della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT.

Emilia Romagna Teatro Fondazione presenta “Vie di fuga – 11 evasioni possibili“, in onda ogni giorno dal 6 al 22 maggio 2020 alle 14.30 sulla pagina ERTonAIR, che raccoglie tutte le iniziative realizzate in questo periodo di isolamento.

Il progetto “Vie di fuga” – costituito da 11 videoracconti, di cui una miniserie di 7 puntate – è realizzato da 13 studenti del corso “Perfezionamento: Dramaturg internazionale” della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro, con la supervisione di Riccardo Frati, docente per il corso di Narrazione video, che dal 16 marzo si tiene a distanza.

«Nella tenace convinzione che la Scuola sia una parte integrante dell’attività della nostra Fondazione – dichiara il direttore di ERT Claudio Longhi – proprio ora che il Paese sta cominciando a rimettersi in moto dopo una lunga parentesi di sospensione, ci è sembrato naturale affidare questo tentativo di re-citare la scena oggi negata ai nostri allievi Dramaturg».


I Dramaturg stavano lavorando al racconto della quindicesima edizione di VIE Festival quando, a causa della diffusione del Covid-19, due giorno dopo l’apertura, il 23 febbraio 2020, la programmazione è stata annullata.

«A partire da un Festival che non c’è stato – continua Longhi – nascono le vie di fuga che andiamo a presentare: una eclettica sinfonia in undici video-movimenti che, nella loro acuta analisi di antinomie cruciali del nostro presente come quelle che oppongono il dentro al fuori, la chiusura all’apertura, la “casa” al “mondo”, ci restituiscono di fatto altrettante affascinanti ipotesi di traduzione (o reinvenzione) del teatro in altro da sé».

“Crepuscolo, Teatro” di Enrico Bollini e Lillo Venezia

Il programma di “Vie di fuga”

Questa la programmazione di “Vie di fuga – 11 evasioni possibili“:

Mercoledì 6 maggio alle 14.30
Crepuscolo, Teatro
di Enrico Bollini e Lillo Venezia
Un omaggio a tutte le attrici e a tutti gli attori che, in questi mesi difficili, non posso vivere della propria arte e devono rinunciare al pubblico. Spesso il teatro e il cinema ci hanno insegnato a non rifugiarci nella normalità, poiché proprio la normalità è il problema.

Giovedì 7 maggio alle 14.30
Dirt Tracks. Strade bianche
di Emilia Cantieri
«Per me lì, sui sentieri, è terra di nessuno. E di tutte. I sentieri, non li dovete toccare». Donna Haraway

Venerdì 8 maggio alle 14.30
A domani…
di Simone Corso
«Non sai che non bisogna avere paura delle parole? Se ti aiutano a entrare in un’altra verità, lontana dalla tua, pur così labile e mutevole, rimanici, rimanici…» (L. Pirandello, I giganti della montagna)

Sabato 9 maggio alle 14.30
L’occhio del ciclone
di Luca D’Arrigo
Sotto lo slogan #iorestoacasa, chiusi fra le quattro mura, il nostro corpo è rimasto come bloccato in una stasi surreale. Lo sguardo, invece, ha avuto ancora il potere di uscire fuori, nel mondo. E ha cercato di farlo, in ogni modo possibile consentito dai media.

Domenica 10 maggio alle 14.30
Sovente il sole
di Marco Intraia
“Marie Guyon, fondatrice della Danza Sensibile, in una lettera mi disse:
Eleva la tua coscienza.
Metti in tasca il mentale.
Ricongiungiti in modo permanente alla Luce, alla tua Anima profonda.
Sii toccato dalla vibrazione della Vita.
Lasciala esprimere attraverso il tuo corpo.
Esprimila per offrire uno specchio al mondo dei vivi.
L’urgenza è alle nostre porte. Non la senti anche tu?”

Lunedì 11 maggio alle 14.30
Aion
di Daniele Pellegrini
«Non divinità, ma concetto subordinato a quello di Chronos secondo la definizione datane in età classica da Euripide; “tempo trascendente e assoluto”, eternità immobile e una per Platone, contrapposto a Chronos, il Tempo empirico in movimento continuo, che ne è l’immagine; “principio cosmico immobile e immutabile”, ἀθάνατος καὶ θειος, “qualità stessa del Cielo” per Aristotele, in opposizione al tempo come principio del movimento e della mutazione». (Enciclopedia Treccani, Aion)

Martedì 12 maggio alle 14.30
DER KUSS ovvero il bacio
di Sonia Soro
«Anche l’albero in fiore mente nell’istante in cui è contemplato senza l’ombra del terrore; anche l’innocente “Che bello!” diventa una scusa per l’ignominia di un’esistenza che è del tutto diversa; e non c’è più bellezza e conforto se non nello sguardo che fissa l’orrore, gli tiene testa, e nella coscienza irriducibile della negatività, ritiene la possibilità del meglio».
(T.W. Adorno, Minima Moralia)

“Non sono un soprammobile” di Mariasole Brusa e Jovana Malinaric

Mercoledì 13 maggio alle 14.30
Home sweet home
di Veronica Tinnirello
“Home sweet home” è un ironico tentativo di fuga attraverso i tetti e oltre fino al passato di un viaggio in Islanda “aspettando la luce giusta”.

Giovedì 14 maggio alle 14.30
Una solitudine da ‘ossibuchivori’
di Davide Tortorelli
In questo tempo sospeso di isolamento a cui è difficile abituarsi, alcune cose, anche le più piccole, che abbiamo sempre tenuto da parte, nascoste sotto le coperte della “normalità”, possono svelarsi, salire in superficie e venirci in aiuto. Un piccolo sfizio culinar-letterario. L’impresa eroica di un uomo isolato dal mondo esterno, un omaggio ironico (e una dichiarazione d’amore) a un grande scrittore del Novecento.

Venerdì 15 maggio alle 14.30
Nessun Dorma
di Verdiana Vono
“Nessun Dorma” è il bisogno di riportare all’umano un periodo che ci vuole lontani e sempre pronti a ricevere il nuovo bollettino. Ricordarsi che c’è una vicinanza, nonostante tutto. Una poesia.

Da sabato 16 maggio a venerdì 22 maggio alle 14.30
Non sono un soprammobile
di Mariasole Brusa e Jovana Malinaric

Episodio 0. Polvere
Ieri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domande…

Episodio 1. #animaipiedi
…Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro ma senza un pensiero che andasse più in là dell’uscire di casa e del tornarmene a casa…

Episodio 2. #animalemani
…Nessun come e perché – e da dove è saltato fuori uno così – e a che servono tanti dettagli in movimento…

Episodio 3. #animagliocchi
…Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai, poiché dopotutto cadeva con gocce diverse…

Episodio 4. #animaleorecchie
…Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro…

Episodio 5. #animalavoce
…La terra girava intorno al proprio asse ma già in uno spazio lasciato per sempre…

Episodio 6. #animalamente
…Il cosmo richiede qualcosa da noi, un po’ di attenzione e una partecipazione stupita a questo gioco con regole ignote.