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7 cose da fare nei prossimi 7 giorni in Emilia

Al Teatro Ariosto “4000 miglia” di Amy Herzog; a La Tenda la rassegna di musica elettronica Out there con Feldermelder e Furtherset; a ColonneVentotto il concerto di Karim Qqru, Xabier Iriondo e Corrado Nuccini omaggia “Nosferatu il vampiro”… 7 appuntamenti dal 29 marzo al 4 aprile a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni

A Parma, a Borgo Santa Brigida, arrivano Steve Wynn e Chris Cacavas. Johnny La Rosa torna al River Music Vintage Club di Luzzara. Al Teatro Ariosto di Reggio Emilia va in scena “4000 miglia” di Amy Herzog. Al Teatro Herberia di Rubiera Enzo Vetrano e Stefano Randisi con Nicola Borghesi in “Grazie per la squisita prova”. A La Tenda di Modena la rassegna di musica elettronica Out there presenta in un doppio live Feldermelder e Furtherset. Al Teatro Asioli di Correggio arrivano i giocolieri francesi Benjamin De Matteis e Mickaël Le Guen. A ColonneVentotto di Parma il concerto di Karim Qqru, Xabier Iriondo e Corrado Nuccini omaggia il capolavoro di Murnau, “Nosferatu il vampiro”. Sono gli appuntamenti che abbiamo scelto, tra il 29 marzo e il 4 aprile, a Reggio Emilia, Parma e Modena e dintorni.


1.
Steve Wynn e Chris Cacavas a Borgo Santa Brigida

Stella del rock underground statunitense, Steve Wynn ha terremotato negli anni Ottanta la scena musicale americana indipendente con i Dream Syndicate, band con cui ha girato il mondo fino allo scioglimento nel 1988. Ora il suo tour italiano come solista fa tappa il 29 marzo a Parma, a Borgo Santa Brigida 5/A. In 25 anni, Wynn ha pubblicato almeno altrettanti album e ha visto registrate oltre 300 delle sue canzoni. Le sue canzoni sono state registrate o eseguite da REM, Luna, Concrete Blonde, The Black Crowes, Yo La Tengo e Eleventh Dream Day. Apre il concerto Chris Cacavas, tastierista, chitarrista e cantautore, nei Green On Red, altra storica formazione del rock alternativo statunitense, prima di intraprendere la carriera solista a fine anni ’80.


2.
Johnny La Rosa al River Music Vintage Club

Chi si trovasse a ripercorrere la vicenda musicale di Reggio Emilia degli ultimi quarant’anni anni non potrà non riservare un ritratto a Johnny La Rosa, uno di quelli che si destinano agli artisti che hanno accompagnato le biografie di molti lasciando una traccia riconoscibile. A partire dalla fine degli anni Settanta, animato da una tenace curiosità verso stili e linguaggi diversi, con la sua voce potente e la sua chitarra grintosa La Rosa ha esplorato le mille esperienze della cultura musicale popolare, dal rock al blues al soul. Quello del 30 marzo sarà dunque un ritorno atteso per lui al River Music Vintage Club di Luzzara (RE), dopo quasi tre anni, con un live solo, chitarra e voce. Dopo l’esordio giovanissimo con la band No Quarter e l’esperienza con i B- Movie La Rosa si afferma come folk-singer, chitarra e voce. Dopo una parentesi con The Mambo Killers, a metà degli anni Novanta entra far parte di una band composta dagli ex Rocking Chairs Mel Previte, Antonio “Rigo” Righetti, Robby Pellati e Max Marmiroli, a cui seguono sei dischi a suo nome con varie formazioni.


3.
“4000 miglia” di Amy Herzog al Teatro Ariosto

«Più di ogni altra cosa, io spero che le persone si connettano con il tessuto di relazioni che emergono nel corso delle mie opere», ha detto Amy Herzog, una delle più amate scrittrici teatrali della scena contemporanea statunitense, docente di drammaturgia a Yale. Nel suo catalogo spicca “4000 miglia”, in programma il 3 e 4 aprile al Teatro Ariosto nella stagione de I Teatri, messo in scena da Angela Ruozzi e prodotto da Mamimò e ERT/Teatro nazionale. L’astro di Amy Herzog negli Stati Uniti comincia a brillare con nel 2010 con “After the Revolution”, ritratto di una famiglia di radicali di sinistra da due generazioni e opera-rivelazione di come la storia influenzi la vita delle persone. A quel testo si collega “4000 Miles”, romanzo di formazione del giovane Leo, che interrompe il viaggio in cui ha perso il suo migliore amico per approdare dalla nonna Vera, 91enne comunista combattiva grazie a cui vivrà la rielaborazione del lutto attraverso una appassionante educazione sentimentale.


4.
“Grazie per la squisita prova” al Teatro Herberia

A cosa serve il teatro? Intorno a questa domanda fa scintille l’incontro tra due diverse generazioni di artisti, da una parte il duo Enzo Vetrano-Stefano Randisi, navigatissimi mattatori di palcoscenici, dall’altra il più giovane Nicola Borghesi, rispettivamente anche registi e autore di “Grazie per la squisita prova”, in scena il 3 aprile al Teatro Herberia di Rubiera (RE) nella stagione della Corte Ospitale. Tutto nasce lievemente come una conversazione quotidiana e amicale, per tradursi inaspettatamente in una galleria di frammenti e ricordi, di “squisite prove” teatrali nelle quali trova una ragione e un senso indefinibili l’interrogativo iniziale. Da Collodi a Pirandello, da Martoglio a Scaldati, le immagini e le storie create degli autori-feticcio di Vetrano e Randisi costruiscono la memoria e il significato di una condivisione tra vite teatrali «lontane anni luce, che appartengono a mondi incomparabili, eppure hanno molte cose da dirsi».


5.
La rassegna elettronica Out There ospita Feldermelder e Furtherset

A La Tenda di Modena la seconda edizione della rassegna Out There, l’esplorazione di tutto ciò che succede “là fuori” tra sperimentazioni ed esperienze condivise legate alla musica elettronica, ospita il 3 aprile la “Ous Label Night”, un doppio programma che propone i live A/V di Feldermelder e Furtherset. Musicista, sound designer, produttore e artista visivo, lo svizzero Feldermelder spazia dai lavori a struttura scomposta dei vecchi pionieri della musica elettronica, al jazz più classico, alla musica elettronica e analogica di oggi, di ieri e di domani. Furtherset è il titolo del progetto musicale dell’artista e musicista Tommaso Pandolfi, i cui tratti distintivi sono le stratificazioni e mutevoli modulazioni, i campionamenti, le armonie ritmiche e avvolgenti: una ricerca formale che segue una via tesa alla saturazione e alla sedimentazioni, ma intesa a generare vuoti in cui l’ascoltatore possa prendere posto, per riempirli secondo la propria attenzione.


6.
“La marée basse”, all’Asioli gli acrobati di Compagnie Sacékripa

Benjamin De Matteis e Mickaël Le Guen, due artisti che fanno parte del funambolico quintetto di giocolieri e acrobati francesi che va sotto il nome di Compagnie Sacékripa, si sono fatti costruire un piccolo chapiteau per mettere in scena la vita quotidiana, esilarante e beffarda, di una coppia di vecchi acrobati burberi. Ne è nato “La marée basse”, che gira l’Europa da dieci anni e approda dal 3 al 7 aprile al Teatro Asioli di Correggio (RE). È un naufragio vissuto con ironia, il loro, tra scherzi e follie, mentre preparano l’amatissimo vin brulé. Con l’anima e la bottiglia impantanata in “bassa marea”, i piedi bloccati nel presente e la testa tra le stelle, i due circensi sono «esperti nella goffaggine, precisi nell’imprecisione e splendidi nel ridicolo».


7.
A ColonneVentotto “Nosferatu, una notte di sangue” con Karim Qqru, Xabier Iriondo e Corrado Nuccini

Era il 1922 quando nei cinema di Berlino faceva la sua agghiacciante comparsa il vampiro più famoso del mondo in “Nosferatu”, il capolavoro espressionista-horror creato da Friedrich Wilhelm Murnau sulla scia del “Dracula” di Bram Stoker. Centodue anni dopo tre musicisti, Karim Qqru, Xabier Iriondo e Corrado Nuccini, il 4 aprile a ColonneVentotto, si ispirano all’immaginario ultra-gotico di Murnau per costruire “Nosferatu, una notte di sangue”, un concerto disegnato sulle immagini proiettate del film. Tra rock, alternative, jazz e elettronica, il batterista degli Zen Circus, il chitarrista degli Afterhours e il fondatore dei Giardini di Mirò attraversano i paesaggi paurosi e le fantasie macabre create dalla Germania della Repubblica Weimar. Di lì a un decennio sarebbe apparso sulla scena tedesca e mondiale un altro, ben più ripugnante vampiro.


foto in evidenza: “4000 miglia” di Amy Herzog, il 3 e 4 aprile al Teatro Ariosto di Reggio Emilia per la regia di Angela Ruozzi