"Il gabbiano"
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7 cose da fare nei prossimi 7 giorni in Emilia

Tutti Matti sotto Zero, Julian Sartorius e Simone Beneventi, Andrea Grossi Blend Trio, “Il gabbiano” di Čechov. 7 appuntamenti dal 2 al 8 dicembre a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni

Sotto lo chapiteau al Parco della Cittadella prende il via Tutti Matti sotto Zero, festival internazionale di circo contemporaneo e magie nouvelle; i percussionisti Julian Sartorius e Simone Beneventi a Staccato; Andrea Grossi Blend Trio a Jazz agli Orti; “Il gabbiano” di Anton Čechov per la regia di Leonardo Lidi, prima parte di «una trilogia su amore e dolore». Abbiamo scelto 7 appuntamenti in programma, o che prendono il via, dal 2 al 8 dicembre 2022 a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni.

1.
Alessandro Valenti a “Welcome stories – questo albergo è una casa”

Il 2 e 3 dicembre a Reggio Emilia il giovane scrittore Alessandro Valenti chiude la prima edizione di Welcome stories – questo albergo è una casa, l’appuntamento culturale – un po’ festival diffuso, un po’ residenza artistica – che invita gli scrittori a vivere la città, a incontrare il pubblico dei lettori e, al termine del soggiorno, a scrivere un racconto lungo che sarà offerto gratuitamente. Alessandro Valenti a soli diciassette anni ha debuttato con il romanzo “Ho provato a morire e non ci sono riuscito” (Blu Altantide) e ha vinto il Premio Bagutta Opera Prima. Venerdì 2 dicembre, alle 18 alla Libreria All’Arco, l’autore dialogherà con il suo editore Simone Caltabellota e con Cristina Taglietti, giornalista culturale del Corriere della Sera. Sabato 3 dicembre, alle 11, Valenti incontrerà gli studenti delle scuole superiori nell’Aula Magna della sede universitaria Unimore dell’ex Seminario, affiancato da Lara Ferrari, giornalista de il Resto del Carlino.


2.
Tutti Matti sotto Zero al Parco della Cittadella

Tornano gli spettacoli di Tutti Matti sotto Zero, festival internazionale dedicato a circo contemporaneo e magie nouvelle, realizzato da Grand Circus Hotel con Teatro Necessario Circo. Sotto il tendone da circo, lo chapiteau allestito come ogni anno nel Parco della Cittadella a Parma, scenderanno in pista due compagnie internazionali, con forti connessioni con l’Italia e che ben rappresentano l’anima del festival. Venerdì 2 dicembre alle 21 e sabato 3 dicembre alle 18.30 Patfield & Triguero, straordinari giocolieri della Gran Bretagna, presentano “Gibbon”, uno spettacolo ipnotico, divertente, che farà girare la testa con le complesse coreografie dei due in scena. Domenica 4 dicembre, alle 16 e alle 18.30 il mago e clown italiano ma francese d’adozione Max Maccarinelli porta a Parma il suo progetto solista “Street Fool”, dove incrocia la poesia e l’umorismo del clown contemporaneo con la fascinazione e la sorpresa della magie nouvelle. Tutti Matti sotto Zero prosegue fino all’8 gennaio.


3.
Notte di Luce

Si avvicina la Giornata internazionale delle persone con disabilità, e come ogni anno Reggio Emilia celebra la Notte di Luce per raccontare simbolicamente la bellezza delle differenze e mostrare l’unicità della nostra identità in tutte le sue sfaccettature, anche le più fragili. Inizialmente prevista in piazza Prampolini, a causa della pioggia prevista Notte di Luce si terrà sabato 3 dicembre alle 18 sotto i portici di piazza Casotti che si illumineranno di sole candele per condividere una riflessione sulla disabilità, sulla fragilità e sulla diversità. Quest’anno il tema è l’identità in tutte le sue forme e sfaccettature, in connessione con il percorso fatto dai bambini nelle scuole grazie ad Aspettando Notte di Luce e ai diversi percorsi svolti insieme alle persone con fragilità inserite nei diversi servizi e con la mostra L’Arte Inquieta di Fondazione Palazzo Magnani.



4.
“Le Rane” al Teatro al Parco

Sabato 3 dicembre alle 21 al Teatro al Parco di Parma, nell’ambito della stagione del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, va in scena “Le Rane”, da Aristofane, progetto e regia di Marco Cacciola. Lo spettacolo vede in scena un coro di cittadini, scelti con un laboratorio in ogni località toccata dalla tournée, che affiancano il nucleo di giovani artisti, provando a rifondare l’antico legame esistente tra società e teatro. Una delle opere più celebri di Aristofane rivive dunque in un allestimento condiviso che accompagna il pubblico in un divertente e visionario viaggio negli inferi. In scena assistiamo alle rocambolesche peripezie del dio Dioniso e del suo servo Xantia, diretti verso l’Ade per riportare in vita un Poeta che salvi la città dal degrado culturale.


5.
Julian Sartorius e Simone Beneventi a Staccato

Sezione Off del Node Festival giunta alla seconda edizione, Staccato esplora percorsi nuovi ed eccitanti dell’elettronica. Dopo le performance a/v di Grand River & Marco Ciceri e Aleksandra Slyz & Maks Posio, sabato 3 dicembre il focus della rassegna torna su una dimensione prettamente musicale, con due artisti che hanno fatto della ricerca sonora e timbrica uno dei punti di forza del proprio percorso artistico, i percussionisti Julian Sartorius e Simone Beneventi. Il prossimo appuntamento con Staccato è sabato 10 dicembre con i “paesaggi sonori” di Heith e Kristof Hahn.


6.
Andrea Grossi Blend Trio a Jazz agli Orti

Terzo e ultimo appuntamento del 2022 con Jazz agli Orti, la rassegna mensile curata dal poeta e musicista Nazim Comunale agli Orti Spallanzani a Reggio Emilia. Domenica 4 dicembre alle 19 sarà protagonista Andrea Grossi Blend Trio composto dal giovane e dotato titolare contrabbassista, Manuel Caliumi (sax contralto) e Michele Bonifati (chitarra elettrica). La loro, come scrive Nazim Comuale, è “musica bellissima, pensata con cuore e testa, benedetta da una scrittura nitida ed ispirata, abitata da un vivo sentimento dello spazio e capace di sporgersi sul bordo dell’abisso, senza paura di quello che sta un passo, una virgola, una nota, un silenzio, una (vana) parola, più in là.”


7.
“Il gabbiano” di Čechov al Teatro Storchi

Dall’8 all’11 dicembre al Teatro Storchi di Modena va in scena “Il gabbiano” di Anton Čechov per la regia di Leonardo Lidi che qui affronta il grande autore russo nella prima parte di «una trilogia su amore e dolore» che proseguirà con “Zio Vanja” e “Il giardino dei ciliegi”. Prosegue Lidi, a 35 anni già salutato come astro nascente della regia: «In questa trilogia vedo la possibilità di tornare al senso pratico del teatro, deviando gli intellettualismi e scegliendo la semplicità nella sua altezza. Scegliendo uno spazio. Scegliendo l’empatia e non una bolla elitaria. Scegliendo l’amore e il dolore che comporta questa opzione ma soprattutto scegliendo gli attori come forma d’arte e come pietra preziosa da difendere nel teatro italiano del nostro tempo».


foto in evidenza: “Il gabbiano” di Anton Čechov, per la regia di Leonardo Lidi, al Teatro Storchi di Modena (foto di Gianluca Pantaleo)