L'ultimo concerto?
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“L’Ultimo Concerto?”, in diretta streaming la mobilitazione per salvare i live club italiani

Sabato 27 febbraio alle 21 oltre cento locali trasmettono un concerto per chiedere che il ruolo dei live club venga sostenuto e riconosciuto

Brunori Sas, Diodato, Manuel Agnelli, Lo Stato Sociale, Edda, Giorgio Canali, Subsonica, Tre Allegri Ragazzi Morti, Zen Circus. Sono alcuni degli artisti che hanno aderito a “L’Ultimo Concerto?“, l’evento on line che sabato 27 febbraio alle 21 – a un anno di distanza dagli ultimi concerti col pubblico – vedrà i musicisti salire di nuovo sui palchi di 130 live club italiani per una serie di esibizioni che saranno trasmesse in streaming al sito www.ultimoconcerto.it.


Il ruolo e il valore dei live club

Dopo un anno in cui sono stati annullati 15.000 eventi e la metà dei locali italiani non è sicuro di poter riprendere la propria attività al termine della pandemia, l’iniziativa – organizzata e promossa da KeepOn Live, Arci nazionale e Assomusica, in collaborazione con Live DMA – chiede che venga riconosciuto il valore e il ruolo dei live club, al pari di quello che avviene, invece, per i cinema e i teatri.

«Per questo – si legge sul manifesto di “L’Ultimo Concerto?” – mentre ci interroghiamo sull’ultimo concerto, immaginiamo come sarà e se ci sarà il Prossimo Concerto. Un concerto che va innanzitutto salvato, subito. Che va svolto in luoghi riconosciuti, sostenuti e valorizzati. Che deve avere luogo in un contesto di riforma complessiva dello spettacolo dal vivo».

La mappa dei locali che aderiscono a “L’Ultimo Concerto?”

Le richieste dei locali

Secondo i dati dell’osservatorio annuale SIAE 2019, citati da “L’Ultimo Concerto?”, nell’ambito delle attività di spettacolo, i concerti e le manifestazioni musicali dal vivo rappresentano il primo settore in assoluto come volume d’affari (pari quasi a 1 miliardo) e il secondo settore (dopo il cinema) per numero di spettacoli (385.000) e numero di ingressi e presenze (53 milioni) fra spettacoli di musica leggera, i cosiddetti “concertini” e gli spettacoli all’aperto.

I promotori dell’iniziativa chiedono «urgenti misure di blocco delle imposte e un sistema di compensazione economica proporzionale al livello di impatto che il settore ha subito in questi 12 mesi e nei mesi a venire». Le cifre citate da “L’Ultimo Concerto?” per questo anno di inattività forzata evidenziano una media di 63.922 euro di spese fisse per ogni locale e 332.491 euro di mancati introiti.

I promotori di “L’Ultimo Concerto?” ritengono inoltre «urgente un riconoscimento valoriale e istituzionale della categoria dei Live Club come sale spettacolo per la musica contemporanea dal vivo con pari dignità di cinema e teatri, come già avviene in altri paesi europei, permettendo di accedere ad agevolazioni e misure di sostegno stabili».