Arriva al Teatro Storchi “Void”, la nuova creazione di Wim Vandekeybus, danzatore, regista e fotografo belga fra i maggiori coreografi contemporanei; al Teatro Due “La Grande Magia” di Eduardo De Filippo con, tra gli altri, Natalino Balasso e Michele Di Mauro; Carlotta Sanzogni, fondatrice di #BookClubZeroSbatti, è tra gli ospiti della rassegna Autori in prestito. Sono alcuni degli appuntamenti che abbiamo scelto, tra il 17 e il 23 gennaio, a Reggio Emilia, Parma e Modena e dintorni.
- “Zio Vanja” al Teatro Ariosto
- La prima italiana di “Void” di Wim Vandekeybus
- Il concerto conclusivo della residenza “Acquatico”
- “I giorni di vetro” con Nicoletta Verna
- “La Grande Magia” di Eduardo De Filippo al Teatro Due
- I nuovi appuntamenti di Autori in prestito
- Tomaso Montanari per Correggio 500
1.
“Zio Vanja” al Teatro Ariosto
Nella tenuta in cui Vanja trascorre la sua placida esistenza, basta l’arrivo del professor Serebrijakov, accompagnato della giovane moglie Elena, a distruggere ogni equilibrio. Tra amori infelici e vite mai pienamente vissute, il regista Leonardo Lidi continua il suo viaggio nei capolavori di Anton Čechov e propone dal 17 al 19 gennaio al Teatro Ariosto di Reggio Emilia lo spettacolo “Zio Vanja”, seconda tappa del Progetto Čechov, con uno spettacolo definito “irriverente, grottesco e arditamente rimesso a nuovo”.
2.
La prima italiana di “Void” di Wim Vandekeybus
Prima italiana per “Void”, la nuova creazione di Wim Vandekeybus, danzatore, regista e fotografo belga fra i maggiori coreografi contemporanei. Dopo il debutto a Bruxelles il 23 ottobre scorso, lo spettacolo arriva nei teatri italiani nell’ambito della rassegna Carne a cura di Michela Lucenti: il 16 gennaio è andato in scena al Teatro Bonci di Cesena e il 18 gennaio arriva al Teatro Storchi di Modena dove, al termine della replica, è in programma un dialogo tra Wim Vandekeybus, la compagnia di “Void” e Michela Lucenti, con la moderazione di Anna Bandettini, giornalista di Repubblica. “Void” è una coproduzione internazionale di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale con Ultima Vez, KVS Brussels’ Flemish city theatre, Danseu Festival e Theater im Pumpenhaus. Il titolo nasce dall’idea che il vuoto rappresenti un potenziale. «Spesso pensiamo allo spazio vuoto come privo di significato – commenta Wim Vandekeybus – ma non è così. Immaginate una sala d’attesa in un ospedale dove nessuno parla. Sembra vuota, ma sotto la superficie si muovono molte cose».
3.
Il concerto conclusivo della residenza “Acquatico”
Sabato 18 gennaio a La Torre, in via Antonio Morandi 71 a Modena, concerto conclusivo della residenza “Acquatico” con il curatore, il sound designer Giuseppe Cordaro, insieme al sound artist Valerio Cosi, e le guest artist Loredana Antonelli (visual) e Ginevra Nervi (musica ed elettronica). Sarà presentato il risultato di 5 giornate di lavoro in residenza svolto con 4 musicisti residenti in Emilia-Romagna e selezionati tramite open call: Alessio Vanni (sound design), Leonardo Pini (chitarra), Gabriele Genta (percussioni), Giovanni Fiorani (sound design): una composizione nata dall’esplorazione dell’influenza dell’acqua, con le sue proprietà simboliche, sulla sperimentazione sonora. “Acquatico” rientra nel Progetto Sonitus, in collaborazione con Rizosfera, all’interno delle attività legate a Modena Città creativa Unesco per le Media Arts.
4.
“I giorni di vetro” con Nicoletta Verna
Sabato 18 gennaio, alle 21, al Binario49 di via Turri a Reggio Emilia è in programma un nuovo appuntamento della rassegna “Il mio mestiere è leggere libri”, nata dalla collaborazione tra Binario49, Associazione Cinqueminuti e Biblioteca Ospizio, con il contributo di Coopservice. Protagonista della serata sarà la scrittrice Nicoletta Verna che, in dialogo con l’assessora alle a Politiche per il Clima e Mobilità sostenibile Carlotta Bonvicini, presenta l’ultimo libro “I giorni di vetro” (Einaudi, 2024).
5.
“La Grande Magia” di Eduardo De Filippo al Teatro Due
Il 18 e 19 gennaio va in scena al Teatro Due di Parma “La Grande Magia” di Eduardo De Filippo. La commedia del grande autore napoletano è interpretata da Natalino Balasso e Michele Di Mauro e da Veronica D’Elia, Gennaro Di Biase, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Manuel Severino, Sabrina Scuccimarra, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo per la regia di Gabriele Russo. Calogero Di Spelta, marito tradito, con la sua mania per il controllo e la sua incapacità di amare e fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell’uomo contemporaneo nell’ambito delle relazioni. Ne risulta un uomo con la costante esigenza di aggrapparsi a certezze granitiche, a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola: il luogo sicuro.
6.
I nuovi appuntamenti di Autori in prestito
Prosegue fino ad aprile Autori in prestito, la rassegna di Arci Reggio Emilia curata da Paolo Nori in cui scrittori, attori, musicisti e artisti visivi che dispensano consigli di lettura, visione e ascolto sulla base di una propria esperienza e background personali. Dopo l’incontro con la scrittrice Greta Olivo dello scorso 11 gennaio a San Martino in Rio, gli appuntamenti del 2025 proseguono mercoledì 22 gennaio alla biblioteca Ambrosoli di Reggiolo con Carlotta Sanzogni, responsabile comunicazione di Libraccio e fondatrice di #BookClubZeroSbatti. Tra gli altri ospiti della rassegna, l’astrofisica Ersilia Vaudo, il 30 gennaio alla Biblioteca di Scandiano, Vinicio Capossela, il 3 febbraio al cinema Eden di Puianello di Quattro Castella, l’attore Luigi Lo Cascio il 3 aprile al Teatro Fabrizio De Andrè di Casalgrande.
7.
Tomaso Montanari per Correggio 500
A Parma, nelle giornate conclusive della mostra Correggio 500, lo storico dell’arte Tomaso Montanari propone un intervento intitolato “Tu del cielo…. ad ogni gente ascose, scoprirai nuove luci e nuove cose. Correggio e il cielo barocco” in programma giovedì 23 gennaio alle 18.30 sotto la cupola della Chiesa di San Giovanni Evangelista. La citazione dell’elogio di Galileo, contenuta nel canto X dell’Adone di Giambattista Marino concentra il tema dell’incontro: guardare alle innovazioni dell’arte del XVI secolo. Un volo in quel Rinascimento maturo tra cupole e nuvole, tra i principali centri artistico-culturali, tra i quali Parma si posizionò proprio grazie a Correggio, attraverso le sue sperimentazioni artistiche.
immagine in evidenza: “Void” di Wim Vandekeybus (foto di Danny Willems)