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7 cose da fare nei prossimi 7 giorni in Emilia

“Lungs” di Duncan Macmillan al Teatro Due; il ciclo di incontri “Donne in poesia” alla Biblioteca Guanda; “Hybris” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella al Teatro Ariosto; la seconda edizione della rassegna di musica elettronica Out There… 7 appuntamenti dal 8 al 14 marzo a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni

Il regista Massimiliano Farau porta in scena al Teatro Due di Parma “Lungs” di Duncan Macmillan. Sempre a Parma, alla Biblioteca Guanda, è in programma il ciclo di incontri “Donne in poesia” e di libri si parla, presenti gli autori, anche alla rassegna di incontri “La Grande Libreria in Piazza” a Modena, mentre Finalmente Domenica a Reggio Emilia ospita la politologa Nadia Urbinati. Sempre a Reggio Emilia, al Teatro Ariosto, va in scena “Hybris” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Il rapporto tra arte ed ecosistemi intelligenti è il tema della lezione del critico Marco Mancuso ad Ago Fabbriche Culturali a Modena dove, alla Tenda, arriva la seconda edizione della rassegna di musica elettronica Out There. Sono gli appuntamenti che abbiamo scelto, tra l’8 e il 14 marzo, a Reggio Emilia, Parma e Modena e dintorni.


1.
“Lungs” di Duncan MacMillann al Teatro Due

Duncan MacMillann, classe 1980, è uno dei più quotati drammaturghi europei di questi anni. Nelle sue opere racconta l’umanità smarrita di oggi facendo reagire tra loro depressione e gioia di vivere, o riprendendo il vecchio Orwell e le sue indimenticate distopie. Una delle sue opere di maggiore successo è “Lungs”, al Teatro Due dal 9 al 17 marzo con la regia di Massimiliano Farau e l’interpretazione di Sara Putignano e Davide Gagliardini. I “polmoni” che danno il titolo all’opera sono gli organi messi a dura prova dalla drammatica crisi ecologica che ci terrorizza, ma sono anche la parte del corpo dei due attori messa a cimento dalla scrittura dell’autore inglese, spezzata e scissa come i cervelli dei Sapiens nella traumatizzante crisi globale, o fatta di lunghi flussi verbali inarginabili. I dialoghi serrati e rotti restituiscono la complessità contorta e iper-raziocinante di una coppia, il cui amore è terremotato dall’incertezza di un presente e di un futuro su cui incombe l’incubo di una definitiva crisi climatica.


2.
A Parma gli incontri di “Donne in poesia”

Le donne scrivono diversamente dagli uomini? George Sand avrebbe scritto di altri temi e in un altro modo se, invece di essere essere in realtà Amantine Aurore Lucile Dupin, fosse stata davvero Giorgio Sand? È una domanda che si è fatta molte volte, anche una studiosa di prim’ordine come Beatrice Didier, docente alla Normale di Parigi e autrice del fondamentale “L’Écriture-femme”. È in particolare la poesia femminile contemporanea l’argomento al centro di “Donne in poesia”, il ciclo di incontri organizzato dalla Biblioteca Guanda e dall’associazione VocInArte il 9, il 12 e il 14 marzo. Condurranno i poeti Luca Ariano e Maria Pia Quintavalla. Interverranno e leggeranno loro testi, editi e inediti, molte autrici parmigiane contemporanee, ma si si parlerà e si leggeranno anche passi della poesia femminile del Novecento.


3.
“Una Grande Libreria in Piazza”, incontri con l’autore a Modena

Si parla di libri, ma con un taglio diverso, anche alla rassegna di incontri con l’autore promossa dal 9 al 20 marzo a Modena, in vari luoghi, in occasione della recente apertura di un nuovo negozio della catena Librerie.Coop in Piazza Duomo. Variegatissima per generi, autori e argomenti, l’agenda comprende tra gli altri Silvia Avallone, che il 9 marzo incontra i lettori per firmare copie del suo nuovo romanzo “Cuore Nero” (Rizzoli); il 10 marzo l’autrice messicana Cristina Rivera Garza, che presenta il memoir “L’invincibile estate di Liliana” (Sur) in memoria della sorella vittima di femminicidio nel 1990, di cui dialoga con l’autrice Adriana Barbolini; il 12 marzo l’ex ministro Enrico Giovannini, che discute del suo “I ministri tecnici non esistono”, edito da Laterza, con Massimiliano Panarari (incontro in collaborazione con la Fondazione di Modena).


4.
“Hybris” di RezzaMastrella al Teatro Ariosto

Flavia Mastrella e Antonio Rezza, vincitori del Leone d’oro della Biennale di Venezia nel 2018, hanno creato una lingua teatrale dall’identità inconfondibile, che attraversa le discipline artistiche in modo anarchico e impavido, passando dal cinema alla letteratura, dall’arte plastica alla fotografia. Il loro modo di fare teatro è sempre dirompente e corrosivo, e si potrebbe dire anche rabbioso e tracotante in “Hybris”, il loro ultimo spettacolo in scena il 9 e 10 marzo al Teatro Ariosto di Reggio Emilia nella stagione de I Teatri. In greco antico “hybris” significa “tracotanza” e contraddistingue l’atteggiamento di sfida dell’uomo verso gli dèi, pericoloso e di solito punito. Ma nella lettura dei due artisti e nel loro ultimo esilarante “pastiche” teatrale e linguistico, «la hybris è oggi anche l’arte svuotata dei suoi significati nella nostra società che ha perduto la capacità di guardare in profondità e si culla nella meraviglia e nella virtualità della tecnologia».


5.
Nadia Urbinati con Marino Sinibaldi a “Finalmente Domenica”

L’ipocrisia virtuosa” (Einaudi), il titolo del nuovo libro di Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York e influente editorialista, non può non sembrarci evocativo, per l’analogo procedimento retorico che lo caratterizza, del saggio del 1641 di Torquato Accetto, “Della dissimulazione onesta”, che con il suo elogio della prudenza e del controllo delle passioni ha segnato un’epoca della filosofia morale in Italia. L’autrice parlerà del suo libro con il giornalista Marino Sinibaldi il 10 marzo al Ridotto del Teatro Valli a Reggio Emilia nell’ambito della rassegna “Finalmente Domenica”. L’ipocrisia mette in discussione la massima “Dire quel che si pensa, sempre”. Ma società, amicizia e amore, sostiene Urbinati, non sono possibili senza una qualche dose di ipocrisia. «L’ipocrisia allena a pensare in maniera complessa e a stare in relazione con gli altri sul palcoscenico pubblico, a patto che non diventi sistemica e che non tracimi in menzogna e manipolazione».


6.
“Arte ed ecosistemi intelligenti”, incontro con il critico Marco Mancuso

Di fronte all’intelligenza artificiale come è meglio schierarsi, tra gli apocalittici o gli integrati? Tra i futuristi o i luddisti? Né l’uno né l’altro, sembra pensare il critico e autore Marco Mancuso, che nell’incontro “Arte ed ecosistemi intelligenti”, in programma il 12 marzo ad Ago Fabbriche Culturali di Modena, attraverso un percorso ricco di storia, riferimenti e casi studio, indaga come alcuni territori dell’arte, nel rapporto con la filosofia e la tecnoscienza, siano in grado di riflettere in maniera critica sulla pervasività dei sistemi computazionali ad autonomia crescente nelle nostre vite, evidenziando anche le potenzialità critiche, estetiche e narrative offerte dallo studio dalle inesplorate forme di condivisione tra essere umano, macchine e sistemi naturali. L’incontro fa parte di un ciclo di quattro lezioni aperte della Scuola di alta formazione della Fondazione Modena Arti Visive.


7.
Out There, torna la rassegna modenese di musica elettronica

Continua l’esplorazione di tutto ciò che succede “là fuori” tra sperimentazioni ed esperienze condivise legate alla musica elettronica con la seconda edizione della rassegna Out There che il 13 marzo a La Tenda di Modena presenta Out There Takeover con il live A/V di Holy Similaun e il live di Reverso Context. Ciò che contraddistingue Holy Similaun è la sua straordinaria capacità di trasportare il pubblico in paesaggi sonori eterei e immersivi. Le sue composizioni non sono semplici canzoni, ma intricate odissee che invitano gli ascoltatori a intraprendere un viaggio ipnotico attraverso regni inesplorati dell’esperienza sonora. Reverso Context è il progetto di Carlo Monfrini, musicista mantovano classe 1989. Fervente collezionista di vinili ed appassionato di musica, ha raccolto nel suo progetto musicale Reverso Context tutte le ricerche e ispirazioni capitalizzate nel tempo, con un approccio fortemente personale ed intimo. Prossimi appuntamenti con Out There il 3 e il 20 aprile.


foto in evidenza: “Hybris” di RezzaMastrella il 9 e 10 marzo al Teatro Ariosto di Reggio Emilia (foto di Annalisa Gonnella)