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7 cose da fare nei prossimi 7 giorni in Emilia

Il “teatro di parola” di Pasolini e del suo “Porcile” al Teatro delle Passioni; Mondovisioni, i documentari di Internazionale ai Chiostri di San Pietro; Tomaso Montanari recupera gli incontri a Palazzo dei Musei e ad Autori in prestito… 7 appuntamenti dal 9 al 15 febbraio a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni

L’inaugurazione con il live dei Lowtopic della mostra di Luca Campigotto a ColonneVentotto a Parma. Il teatro dell’assurdo di Ionesco riletto alla Cavallerizza di Reggio Emilia da Andreina Garella e Festina Lente Teatro. Il “teatro di parola” di Pasolini e del suo “Porcile” al Teatro delle Passioni di Modena. Ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia i documentari della rassegna “Mondovisioni”. Al Valli il concerto della Filarmonica della Scala per il centenario della nascita di Luigi Nono e i dieci anni dalla morte di Claudio Abbado. Tomaso Montanari recupera gli incontri a Palazzo dei Musei e ad Autori in prestito. A Rubiera, al Teatro Herberia, è di scena il Teatro dei Gordi con “Pandora”. Sono gli appuntamenti che abbiamo scelto, tra il 9 e il 15 febbraio, a Reggio Emilia, Parma e Modena e dintorni.


1.
L’inaugurazione della mostra fotografica di Luca Campigotto con il live di Lowtopic

Venerdì 9 febbraio a ColonneVentotto, a Parma, inaugura la mostra fotografica “Atlante sentimentale” di Luca Campigotto, vincitore, insieme a Paola De Pietri, del premio La Nuova Scelta Italiana – edizione 2023 – istituito per individuare ogni anno due fotografi affermati che BDC – Bonanni Del Rio Catalog ritiene possano essere o diventare gli eredi dei grandi Maestri della fotografia italiana. Al vernissage, in programma alle 20, seguirà il live di Lowtopic, progetto elettronico e di modern classic di Francesco Bacci, polistrumentista ed ex membro di Ex-Otago.


2.
Alla Cavallerizza “Rinoceronti”, la nuova creazione di Festina Lente Teatro

In una cittadina gli abitanti si trasformano all’improvviso in rinoceronti, metafora della resa al conformismo e al pensiero dominante. È strano leggere oggi, a decenni di distanza, un’opera come “Il rinoceronte” di Eugène Ionesco. Ha la forza universale di un classico? In che direzione il tempo ha cambiato la sua percezione? Quel linguaggio rovesciò le regole del teatro: assenza di logica nel discorso, mancanza di sviluppo narrativo, incoerenza nelle conversazioni. Ma dietro l’apparente natura farsesca e grottesca nasceva una domanda “religiosa” sul senso della vita, sul perché del nostro esistere. È quindi interessante vedere cosa ci dice di nuovo quell’opera, da cui è liberamento tratto “Rinoceronti”, per la regia di Andreina Garella, e quale contributo di sensibilità personale apporteranno gli attori “con fragilità e disagio psichico” della Compagnia Festina Lente Teatro, in scena il 10 e 11 febbraio alla Cavallerizza di Reggio Emilia.


3.
Arte e Salute e Balletto Civile con “Porcile” di Pasolini al Nuovo Teatro delle Passioni

I mali che Pasolini aveva individuato nel teatro del suo tempo, nel teatro tradizionale o “teatro della chiacchiera” e nel teatro d’avanguardia o “teatro del Gesto e dell’Urlo”, sopravvivono nel teatro di oggi, e come? E il suo “teatro di parola”, che nelle intenzioni si rifaceva al “teatro della democrazia ateniese”, cosa ci comunica oggi? Una delle opere più “tenebrose” e controverse del Pasolini drammaturgo, “Porcile”, ci mette di fronte a queste domande, grazie alla messa in scena di Nanni Garella e della Compagnia Arte e Salute, in programma dal 13 al 25 febbraio al Nuovo Teatro delle Passioni di Modena, e creata insieme al Balletto Civile di Michela Lucenti. «Per recitare Pasolini ci vogliono interpreti molto bravi o, come nel nostro caso, attori particolari – dice il regista – che manifestano il loro talento attraverso una leggera o pensante, in base a come la si vuole vedere, diversità».


4.
Mondovisioni, i documentari di Internazionale ai Chiostri di San Pietro

Predicatori e lobby evangeliche esercitano una grande influenza sulla democrazia americana e la politica estera statunitense. Il conflitto russo-ucraino ci ha fatto rivivere, a breve distanza da noi, le atrocità di ogni guerra. Reyhaneh Jabbari è una giovane donna iraniana diventata simbolo di resistenza per l’intero Paese. In Cina tramite tecnologia e repressione si attua una brutale manipolazione dell’informazione. Il cinema documentario di oggi si è occupato con profondità di analisi e di racconto giornalistico di questi argomenti, che sono al centro dei quattro film selezionati tra i maggiori festival internazionali e proposti in esclusiva per l’Italia, in programma dal 13 febbraio al 5 marzo al Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia per la rassegna “Mondovisioni”. Ogni appuntamento sarà preceduto da un aperitivo con la community dei Digital Freaks che insieme ad ospiti ed esperti introdurranno i temi dei film.


5.
La Filarmonica della Scala al Valli per Luigi Nono e Claudio Abbado

Cinquanta anni fa nasceva “Musica/Realtà”, la storica manifestazione che dal 1973 al 1978 rivoluzionò i modi del fare e del proporre la musica, ideata da Claudio Abbado, Luigi Nono e Maurizio Pollini. Il 13 febbraio al Teatro Valli di Reggio Emilia un concerto della Filarmonica della Scala celebra i cento anni dalla nascita di Luigi Nono e il decimo anniversario della scomparsa di Claudio Abbado, che della Filarmonica della Scala fu anche fondatore. Anche la locandina ha un valore simbolico e presenta lo stesso programma diretto da Abbado nel 1973: “Como una ola de fuerza y luz” di Luigi Nono, per soprano, pianoforte orchestra e nastro magnetico, e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op 55 Eroica di Beethoven. Direttore è Ingo Metzmacher, tra i più importanti interpreti della musica del nostro tempo.


6.
“Pandora” del Teatro dei Gordi a Rubiera

«Guardiamo la realtà attraverso maschere di cartapesta, figure familiari, presenti, che raccontano, senza parole, gli ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii». A scriverlo è Riccardo Pippa, regista del Teatro dei Gordi, alfieri di un linguaggio teatrale che si affida al gesto, ai corpi, a una parola-suono scarna ed essenziale. Il loro spettacolo “Pandora”, selezionato alla Biennale Teatro di Venezia 2020, va in scena il 13 febbraio al Teatro Herberia di Rubiera. Il bagno pubblico è per eccellenza il luogo dove, per questioni culturali e di igiene, la presenza fisica dell’altro, la vicinanza, si avvertono in modo più problematico. È un’immagine atemporale che può parlarci, oggi, senza fare attualità, che non scade coi decreti, che può rappresentare una situazione di riconoscibile, naturale diffidenza. “Pandora” completa un’ideale “trilogia della soglia”: qui la soglia è il corpo, che, con la sua straziante fragilità, separa e congiunge noi e il mondo.


7.
Tomaso Montanari ai Musei Civici e ad Autori in prestito

La tredicesima edizione di Autori in prestito, la rassegna a cura di Paolo Nori in cui scrittori, attori, fumettisti e musicisti raccontano al pubblico quali sono state le opere che li hanno influenzati e fatti diventare quello che sono, si è conclusa a dicembre ma restava da recuperare l’incontro con Tomaso Montanari. Il momento è arrivato: lo storico dell’arte, e rettore dell’Università per stranieri di Siena, sarà alla Sala Polivalente di via Panagulis a Luzzara (RE) per dispensare i suoi consigli di lettura, ascolto e visione il 15 febbraio alle 21. Lo stesso giorno, alle 18, Montanari recupera anche l’incontro ai Musei Civici di Reggio Emilia in cui presenterà “Se amore guarda. Un’educazione sentimentale al patrimonio culturale” (Einaudi, 2023) in dialogo con Georgia Cantoni.


foto in evidenza: “Porcile” di Arte e Salute e Balletto Civile (foto di Luca Del Pia)