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7 cose da fare nei prossimi 7 giorni in Emilia

Il debutto di “Antonio e Cleopatra” per la regia di Valter Malosti, Giovanni Mancuso alla rassegna “Free!”, la seconda parte di AngelicA, “L’istruttoria” di Peter Weiss… 7 appuntamenti dal 12 al 18 gennaio a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni

Allo Storchi di Modena e all’Ariosto di Reggio Emilia il 2024 comincia nel segno dello Shakespeare analista della relazione amorosa (“Antonio e Cleopatra” firmato Malosti e “Otello” diretto da Baracco). A Bologna la stagione di AngelicA continua il suo percorso di variegata sperimentazione musicale, mentre a Sant’Ilario d’Enza (RE) arriva l’eccentrico pianista e compositore veneziano Giovanni Mancuso. A Parma si celebra il quarantennale de ”L’Istruttoria” di Peter Weiss portata in scena dal Teatro Due. Al Cinema Teatro Boiardo di Scandiano (RE) lo scrittore Paolo Nori discorre di libertà aiutandosi con le parole di Charms e Brodskij. Al Teatro Herberia di Rubiera “Still Alive” di Caterina Marino indaga il male di vivere connesso al dilagante motto filocapitalista TINA (There is no alternative). Sono gli appuntamenti che abbiamo scelto, tra il 12 e il 18 gennaio, a Reggio Emilia, Parma e Modena e dintorni.


1.
Il debutto di “Antonio e Cleopatra”

Sono due eroi della dismisura, della vitalità straripante e di una libertà senza limiti i protagonisti dell’“Antonio e Cleopatra” di William Shakespeare per la regia del direttore di Ert Valter Malosti, che debutta al Teatro Storchi di Modena dal 10 al 14 gennaio. Poco rappresentata in Italia, l’opera va in scena nella nuova traduzione in versi di Nadia Fusini e dello stesso Malosti, anche interprete nel ruolo del triumviro romano, totalmente trasformato e rivelato a un nuovo sé stesso dall’incontro amoroso con la regina egiziana (Anna della Rosa), la sovrana che Dante definì “lussuriosa”. Shakespeare indaga l’eros, l’amore fisico, mescolando tragico, comico, sacro e grottesco, ma forse adombra anche la figura di Giordano Bruno, che nel tentativo di diffondere le sue idee eterodosse in Inghilterra fu al centro di attacchi violentissimi degli accademici dell’epoca.


2.
L'”Otello” di Andrea Baracco con un cast tutto al femminile

Se a Modena va in scena lo Shakespeare ardito cantore dell’amore-passione, a Reggio Emilia, al Teatro Ariosto, dal 12 al 14 gennaio scopriamo un altro, diverso volto della relazione amorosa indagato dal drammaturgo inglese, quello della gelosia, il “mostro dagli occhi verdi” che soggioga Otello, il Moro di Venezia. In realtà nell’ “Otello” diretto da Andrea Baracco e prodotto dallo Stabile dell’Umbria, con un cast tutto al femminile, emerge, attraverso la figura di Iago, una più ampia riflessione “sull’imprevedibile capacità che abbiamo di generare il male e di accoglierlo come insospettabile parte di noi stessi”, scrive il regista, sulla instabilità propria della condizione umana, che nell’intreccio tra Otello, Iago e Desdemona conduce alla distruzione di sé e degli altri, scambiando realtà e immaginazione.


3.
Gran finale della rassegna “Free!” con il pianista Giovanni Mancuso

L’eccentrico e poliedrico compositore e pianista veneziano Giovanni Mancuso è protagonista, il 13 gennaio, di un Concerto per Piano solo, ultimo appuntamento della rassegna “Free!” al Centro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza (RE). Mancuso, che spazia dalla classica al jazz, dalla contemporanea al pop rock, eseguirà brani, tra gli altri, di Frank Zappa, Anthony Braxton e Paul Hindemith. Fondatore di vari ensemble, tra cui il Laboratorio Novamusica, con il quale ha tenuto concerti come pianista e direttore in tutta Europa, Mancuso ha collaborato con artisti come Butch Morris, Frederic Rzewski, Walter Branchi, Raiz, Charlemagne Palestine, Sylvano Bussotti. Ha vinto numerosi premi di composizione internazionali, tra cui la settima edizione del Concorso Internazionale Orpheus per nuove opere da camera (Spoleto) con l’opera “Obra Maestra” ispirata a Frank Zappa.


4.
Al via la seconda parte della stagione di AngelicA

Al Teatro San Leonardo di Bologna inizia la seconda parte della stagione 2023/24 di AngelicA – Centro di ricerca musicale, che storicamente si propone di rappresentare ogni forma di creazione musicale “radicale” o che si muova in ambiti non convenzionali. Il 15 gennaio il “Convegno allegro ma non troppo sull’aldilà” porta già nel titolo la cifra della vena creativa dello scrittore Ermanno Cavazzoni, curatore dell’evento, che mescola musiche dal vivo tradizionali albanesi, serbe e macedoni per banda con testi suoi e di altri autori, da loro interpretati nella forma di un surreale simposio sull’aldilà. Il 19 gennaioAutoreverse” degli artisti francesi Nina Garcia e Arnaud Rivière è una immersione sonora tra rumorismo, rock sperimentale, anti-musica e sperimentalismo elettroacustico estremo.


5.
“L’istruttoria” di Peter Weiss compie 40 anni

Compie quarant’anni “L’istruttoria” di Peter Weiss diretta da Gigi Dall’Aglio e portata in scena dal Teatro Due di Parma. L’anniversario ha un valore simbolico particolare per un lavoro che, replicato ogni anno (le date del Quarantennale sono il 17, 20, 21, 27 gennaio), ha assunto una dimensione di rito collettivo per il pubblico di diverse generazioni, che va oltre il teatro e coinvolge la sfera biografica e personale di molti spettatori. La rievocazione dell’orrore dei campi di sterminio della Germania nazista che il drammaturgo tedesco Peter Weiss ricavò dagli atti dei Processi di Francoforte del 1963-1965 contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz, è sconvolgente per le testimonianze agghiaccianti degli ebrei sopravvissuti, ma non lo è meno per l’atteggiamento cinico, falso, autoassolutorio che gli imputati, ovvero i boia e carcerieri tedeschi, ebbero a vent’anni di distanza dalla Shoah.


6.
“La libertà. Primo episodio” con Paolo Nori

Attraverso la parola “libertà”, una delle più mistificate della storia del linguaggio umano, Paolo Nori coglie dalla sua lunga esperienza di conoscitore di scrittori russi due figure, Daniil Charms e Josif Brodskij, e le collega alla teoria anarchica, all’idea che della libertà ebbe l’anarchismo. Nasce così “La libertà. Primo episodio”, in programma il 18 gennaio al Cinema Teatro Boiardo di Scandiano (RE), uno spettacolo che porta la letteratura sulla scena per trasformarla in “discorso”, in percorso umano condiviso con il pubblico, correndo sul filo del rapporto tra governo e cittadini, a partire da una ipotesi di lavoro: che l’assunto di partenza dell’anarchia voglia che l’uomo sia fondamentalmente buono. Idea, ammette Nori, “difficilmente dimostrabile”, tanto che “l’unico modo per rivelare la sua forza è parlarne per esempi”.


7.
“Still Alive” di e con Caterina Marino al Teatro Herberia

Nel 2009 lo scrittore e blogger britannico Mark Fisher pubblica “Realismo capitalista”, in cui descrive come la diffusa rassegnazione alla tesi che non c’è alternativa al capitalismo abbia permeato ogni aspetto della vita quotidiana. Questo amaro ritratto della società di inizio millennio è una delle fonti di ispirazione di “Still Alive”, uno spettacolo scritto e diretto da Caterina Marino, anche interprete, in scena il 18 gennaio al Teatro Herberia di Rubiera (RE). La storia nasce da un malessere personale per indagare un male di vivere generale, in cui anche la depressione e gli stati d’ansia sono visti come un fenomeno da analizzare in chiave politica e sociale e non più solo personale. Il lavoro si connette con il mondo esterno tramite video e interviste e vive di un contatto continuo con il pubblico, nella convinzione che l’incontro con l’Altro può ancora essere salvifico.


foto in evidenza: “Antonio e Cleopatra”, per la regia di regia di Valter Malosti, al Teatro Storchi dal 10 al 14 gennaio (foto di Tommaso Le Pera)