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7 cose da fare nei prossimi 7 giorni in Emilia

Orefice/Puglisi Duo; Grigory Sokolov; l’opera rock di David Bowie; Daniel Pennac. 7 appuntamenti dal 24 al 30 marzo a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni

Orefice/Puglisi Duo alla rassegna “Matto Azzurro”; il pianista Grigory Sokolov al Teatro Regio di Parma; Lazarus, l’opera rock di David Bowie con Manuel Agnelli al Teatro Storchi; Daniel Pennac presenta “Capolinea Malaussène”. Abbiamo scelto 7 appuntamenti in programma, o che prendono il via, dal 24 al 30 marzo 2023 a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni.

1.
Francesca Mannocchi: emozioni ai confini d’Europa

Venerdì 24 marzo alle 17.30 a Palazzo del Governatore a Parma secondo appuntamento della rassegna “Caleidoscopio. Vecchio continente, nuovo scenario“, il lungo reportage che offre il racconto di autorevoli voci del giornalismo impegnate da sempre nel raccontare un altrove, più o meno lontano, aiutandoci a comprenderne il presente e ad intuirne gli sviluppi futuri. L’ospite di questo secondo appuntamento sarà Francesca Mannocchi che con il suo vissuto tra linee di fuoco, migrazioni e conflitti, in dialogo con la giornalista Giovanna Pavesi, parlerà di Emozioni ai confini d’Europa trattando in particolare della sua esperienza come inviata di guerra in Ucraina.


2.
Orefice/Puglisi Duo a “Matto Azzurro”

Sabato 25 marzo alle 21 al Centro Sociale Gattaglio di Reggio Emilia arrivano due fuoriclasse del jazz italiano protagonisti nel nuovo appuntamento della rassegna “Matto Azzurro”, curata da Nazim Comunale, poeta, musicista, critico. La collaborazione tra Flippo Orefice (sax, clarinetto) e Fabrizio Puglisi (organo Fender Rhodes) s’incentra su composizioni originali da cui i due prendono spunto per avventurarsi in assoli tra forma libera e memorie della tradizione. I curriculum dei due è impressionante. Il nome di Orefice si accosta ad artisti del calibro di Sandro Gibellini, Stjepko Gut, Aida Talliente, Nevio Zaninotto, Alfonso Deidda, mentre Puglisi vanta collaborazioni con John Zorn, Don Byron, David Murray, Steve Lacy, Dave Liebman, Han Bennink, Ernst Rejiseger. Niente male, direi.


3.
Giornate FAI di Primavera

Sabato 25 e domenica 26 marzo in tutta Italia il FAI apre porte e anche ponti levatoi. Sono sempre giorni belli questi delle Giornate FAI di Primavera, alla gente piace scoprire la propria città, il proprio territorio. In provincia di Reggio Emilia sono due i luoghi che si potranno visitare: Villa Magawly a Coviolo e l’antico borgo di Castellarano. Nel Modenese quest’anno sono sette le nuove aperture in programma su tutto il territorio, ecco la lista: Palazzo Montecuccoli degli Erri, a Modena; Palazzo dei Pio (Carpi); Borgo di Samone a Guiglia; Pieve romanica di Renno a Pavullo nel Frignano; Corte Wegmann-Escher e Villa Raisi-Ghirardini a Medolla. A Parma e provincia troviamo 6 luoghi: la grande Abbazia di San Giovanni, Villa Malenchini a Carignano, Villa Meli Lupi a Vigatto, il Palazzo del Liceo G. Ulivi, Palazzo delle Acque con la mostra «Le forze delle acque. Governare il Grande fiume: mito, identità, strumenti». A San Secondo Parmense verrà aperta la Rocca dei Rossi.


4.
Grigory Sokolov al Regio di Parma

Nato 73 anni fa a Leningrado, si chiamava così, San Pietroburgo, Grigory Sokolov rimase fino alla fine degli anni ’80 un segreto piuttosto ben custodito all’interno dell’Unione Sovietica. Caduto l’impero rosso, per Sokolov si aprì il mondo occidentale, che gli attribuì, e continua ad attribuire, meritati trionfi. Virtuoso dello strumento, ha anche ammesso che “…dei dischi non mi fido. Non danno la possibilità di valutare veramente un’esecuzione come le esibizioni dal vivo”. E in effetti non gli si può dare torto, viste le sue memorabili trasposizioni del Rach 3 di Rachmaninov, per citare uno dei pù ostici Eiger pianistici. Lunedì 27 marzo alle 20.30 al Teatro Regio di Parma lo vediamo impegnato in un repertorio barocco-classico, con l’inglese Henry Purcell e l’austriaco del mondo intero, Wolfgang Amadeus Mozart.


5.
Lazarus, l’opera rock di David Bowie al Teatro Storchi

Considerato «il regalo d’addio di David Bowie al mondo», Lazarus è la straordinaria opera rock che il grande artista britannico chiamava semplicemente “teatro musicale”, scritta poco prima della sua scomparsa insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh. A otto anni dal debutto a New York, questo particolare oggetto di teatro musicale va in scena per la prima volta in Italia – con tappa al Teatro Storchi di Modena da mercoledì 29 marzo a domenica 2 aprile – per la regia del direttore di ERT Valter Malosti, che ha curato la versione italiana confrontandosi con lo stesso Walsh. La pièce riprende le vicende del migrante interstellare Thomas Jerome Newton de L’uomo che cadde sulla terra (The Man Who Fell to Earth, 1963) di Walter Tevis. Personaggio che riaffiora periodicamente nella storia artistica del Duca Bianco, come un ossessionante fantasma. Nel ruolo del protagonista, uno dei nomi di punta della musica italiana, Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours, affiancato dalla cantautrice vincitrice della XIV edizione di X-Factor Italia Casadilego e dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti.


6.
Quintorigo & Mauro Ottolini Play Mingus

Con il loro incrocio di archi e sax ad elevato tasso d’elettrificazione, i Quintorigo sono un gruppo sui generis. Provenienti da esperienze sempre lusinghiere a cavallo tra generi musicali alquanto eterogenei (rock, punk, blues, funk, classica), si sono definitivamente affermati anche nei territori del jazz, da loro sempre frequentati. Dopo aver dedicato progetti monografici di grande effetto a Charles Mingus, Jimi Hendrix e Frank Zappa, in tempi recenti hanno concentrato questi programmi musicali in un unico concerto antologico. Nel 2022, in occasione del centenario della nascita di Mingus, i Quintorigo hanno ravvivato il loro inesauribile interesse per la sua musica pubblicando il Cd “Play Mingus, Vol. 2” (seguito ideale dell’omonimo album del 2008). Ospite in questa nuova realizzazione discografica è Mauro Ottolini, che ritroviamo anche nel live di mercoledì 29 marzo alle 21.30 a La Tenda di Modena: un trombone sferzante e impudico, ovvero perfettamente in sintonia con la band che lo ospita.


7.
Daniel Pennac presenta “Capolinea Malaussène”

La saga di Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio nel cuore del quartiere di Belleville, protagonista della serie di romanzi di Daniel Pennac partita ormai 40 anni fa, è giunta al termine. Il prossimo martedì 28 marzo esce “Capolinea Malaussène”, ultimo di sette romanzi che hanno visto più di 5 milioni di copie vendute e più di 400 edizioni. Per l’occasione lo scrittore transalpino è proprio in Italia a presentare “Capolinea” con la Compagnie Mia, con cui da anni Pennac produce e realizza reading e spettacoli teatrali. Giovedì 30 marzo alle 20.30 sarà all’Oratorio San Filippo Neri di Bologna: quale occasione migliore quindi per salutare questo grande compagno di vita, per molti di noi, se non altro?


foto in evidenza: Lazarus, l’opera rock di David Bowie con Manuel Agnelli