News

7 cose da fare nei prossimi 7 giorni in Emilia

Suner, Festivalori, la prima nazionale di “The Best European Show”, l’unica data italiana dei Calexico… 7 appuntamenti dal 20 al 26 ottobre a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni

A Reggio Emilia, al Teatro Valli, i Calexico festeggiano il ventennale dell’album “Feast of wire”, a Sd Factory si celebra con “Io sono tutte” un percorso di ricerca di teatro danza sulla memoria femminile e a Correggio “Vinili” ci fa riascoltare i “classici moderni”. A Modena c’è la seconda edizione di un festival dedicato alla finanza etica e a Carpi si celebra il cinquantenario del Museo Monumento al Deportato. A Parma il Teatro Due presenta la prima nazionale di una coproduzione europea e in tutta l’Emilia-Romagna nei music club Arci si esibiscono gli artisti della rassegna di musica indipendente Suner. Sono gli appuntamenti che abbiamo scelto, in programma dal 20 al 26 ottobre 2023 a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni.


1.
Suner, il festival musicale nei music club Arci

Dal 20 al 28 ottobre torna Suner, il festival di musica indipendente che si dirama nei 28 music club Arci diffusi in regione. Il progetto, firmato dall’Arci Emilia-Romagna, dà spazio ad artisti affermati, nuove proposte e sperimentazioni rappresentative della scena musicale regionale di oggi. Il 20 ottobre al Kalinka Arci Dude di Soliera (MO) arriva la talentuosa Daniela Pes, il 21 James Jonathan Clancy presenta “Sprecato” al Club Mattatoyo di Carpi (MO), con Blak Saagan e il dj set di Etta Simone in chiusura, mentre al Circolo Arci Post Colombofili di Parma Sillyelly si esibisce con il duo Bidi Blanca + Gameta, la balera punk dei Maciste sarà al Circolo I Vizi del Pellicano di Correggio (RE) mentre la band rock Marrano e la cantautrice Fluente sono al Circolo Fermata 23 di Camposanto. Il 26 ottobre Clementi e Nuccini al Fuori Orario a Taneto di Gattatico (RE) presentano “Motel Chronicles” e il 27 sarà l’ultima occasione per sentire Daniela Pes al Circolo Arci Kessel di Cavriago (RE).


2.
Festivalori, la tre giorni dedicata alla finanza etica

La finanza etica non è fantascienza, ma una cosa di questo mondo, che può e deve interessare tutti. Per dimostrarlo, la seconda edizione di Festivalori, il primo festival dedicato alla finanza etica, organizza a Modena in vari luoghi della città dal 20 al 22 ottobre una manifestazione che chiama a raccolta docenti universitari, sociologi, manager, ex ministri, esperti, per una tre giorni di dibattiti, corsi, approfondimenti, mostre. Un corso di formazione per giornalisti sul clima si intreccia in calendario all’incontro sui cambiamenti del terzo settore dopo la pandemia e a una piattaforma di educazione finanziaria, un incontro su finanza e criminalità, con la partecipazione di Piero Grasso, si unisce a una tavola rotonda sulla confisca dei beni ai mafiosi, a dibattiti sull’economia circolare, sulla necessità di cambiare il nostro modo di pensare alla mobilità, senza che la transizione ecologica venga pagata dai più deboli.


3.
I 50 anni del Museo Monumento al Deportato di Carpi

Il 21 ottobre cade il cinquantesimo anniversario della inaugurazione a Carpi (MO) del Museo Monumento al Deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti. È un’occasione importante per visitare uno dei più toccanti memoriali della nostra architettura civile moderna, ma anche per riflettere sul significato passato e presente della sua costruzione, progettata da BBPR, studio che raccolse alcuni tra i massimi architetti del Novecento italiano. Le celebrazioni, che si aprono alle 10 con una visita guidata e proseguono con gli interventi di rappresentanti istituzionali, possono essere un modo concreto e non retorico per scoprire o riscoprire una struttura unica nel suo genere, frutto dell’impegno civile di artisti che furono anche testimoni degli avvenimenti che rappresentavano, il che ne fa uno dei monumenti più significativi nel panorama internazionale per le modalità stilistiche scelte e l’efficacia comunicativa dell’insieme.


4.
“Io sono tutte”, teatro e danza a Sd Factory

Risultato di una residenza a cura del Teatro delle Brame, “Io sono tutte”, in scena il 21 ottobre a Sd Factory di Reggio Emilia, è uno spettacolo di teatro e danza, esito di un percorso di ricerca sulla memoria emotiva femminile. Memorie di nonne, zie, bisnonne: una raccolta di ricordi, di emozioni e sentimenti ad essi legati. “Uno spaccato di un mondo e di una cultura emotiva profonda, da cui proveniamo e di cui siamo vittime ancora oggi”, scrivono le autrici e interpreti dello spettacolo. Diretto da Elisa Brucellaria, coreografato da Rahel Righi, interpretato da Elisabetta Ferretti, Silvia Fantini, Erica Muratori, Adriana Pilu, Antonietta Giammetta, Rahel Righi, “Io sono tutte” porta inevitabilmente a fare i conti con la propria esperienza familiare, con il proprio vissuto, con le generazioni attuali e passate. Un archivio di immagini, ricordi, emozioni e sentimenti diventa così un filo rosso che lega la storia di una e, allo stesso tempo, di tutte.


5.
La prima nazionale di “The Best European Show”

Debutta in prima nazionale il 21 ottobre (con replica il 22 ottobre) al Teatro Due di Parma “The Best European Show”, che la Fondazione Teatro Due ha prodotto insieme ad altri quattro teatri europei aderenti alla rete E.T.C.-European Theatre Convention (Polonia, Kosovo, Malta, Slovenia). Scritto da Marko Bratuš e dal regista serbo Haris Pašović, che lo dirige, lo spettacolo parte dall’assunto surreale e satirico che il teatro abbia una “vera” ricaduta politica. Cosa succederebbe in Europa se una competizione teatrale avesse la stessa importanza della Champions League? La stessa risonanza del Premio Oscar? La stessa rilevanza politica del World Economic Forum? “The Best European Show” è una tragicommedia sull’Europa contemporanea e il suo teatro, giocata intorno a una giuria chiamata a determinare i vincitori di un festival teatrale in stile Eurovision Song Contest.


6.
Al Valli l’unica data italiana dei Calexico

Per celebrare il 20° anniversario del loro album feticcio “Feast of wire”, i Calexico si esibiscono in un tour di concerti, di cui quello proposto il 24 ottobre al Teatro Valli di Reggio Emilia è l’unica data italiana, anteprima del Barezzi festival. Nell’evento, in cui quel disco viene riproposto nella sua interezza insieme ad altre canzoni, i Calexico si confermeranno i brillanti esponenti di un alternative country in cui si sprigiona quel certo sound eclettico delle popolazioni meridionali degli Stati Uniti. Nella musica della band fondata nel 1996 in Arizona da Joey Burns e John Convertino si intrecciano folk, rock e sonorità messicane, non senza echi di musica peruviana e caraibica. “La maggior parte delle registrazioni è iniziata come spesso accade con John alla batteria e io alla chitarra – racconta Joey Burns –. Poi, quando abbiamo coinvolto gli altri membri della band, è stato come se un fiume in piena attraversasse la nostra subcoscienza e non riuscissimo a mettere le idee su nastro analogico abbastanza velocemente».


7.
A “Vinili” per ascoltare i “classici moderni”

Una chiacchierata sulla musica con momenti di ascolto condiviso. È l’idea di “Vinili”, il nuovo progetto dell’associazione correggese Idee di gomma, affiliata ad Arci, per conoscere e approfondire in compagnia dei musicisti l’ascolto di grandi “classici moderni”. I prossimi appuntamenti nel salotto di Idee di gomma, in via del Carmine 5a, tra giradischi e vinili, sono il 25 ottobre con Rodrigo d’Erasmo, che racconterà l’album “Pink Moon” di Nick Drake e il 26 novembre con un ospite a sorpresa che farà ascoltare al pubblico “Sea Change” di Beck. Non un concerto quindi, ma una conversazione sulla musica che parte da un’esperienza di ascolto di alcune tracce dell’album, per approfondire il contesto storico e sociale, la scena musicale dell’epoca, e un genere e uno stile che hanno influenzato le successive generazioni. Con il patrocinio del Comune di Correggio e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, Vinili «è il seguito ideale di Idee di classica – spiegano gli organizzatori – Un progetto necessario per continuare ad approfondire l’ascolto e la conoscenza della musica grazie a chi ne ha fatto la sua professione».


foto in evidenza: “The Best European Show” (foto di Edgar De Poray)